Sul legittimo impedimento del difensore e sul riparto di giurisdizione in relazione all’impugnazione degli atti di macro-organizzazione

Sul legittimo impedimento del difensore e sul riparto di giurisdizione in relazione all’impugnazione degli atti di macro-organizzazione


Giustizia amministrativa – Procedimento civile – Avvocato – Legittimo impedimento

 

In forza del rinvio esterno di cui all’art. 39 c.p.a., è applicabile al processo amministrativo l’art. 115 disp. att. c.p.c.; pertanto, l'istanza di rinvio dell'udienza di discussione della causa per grave impedimento del difensore deve fare riferimento all'impossibilità di sostituzione mediante delega conferita ad un collega (facoltà generalmente consentita e tale da rendere riconducibile all'esercizio professionale del sostituito l'attività processuale svolta dal sostituto), venendo altrimenti a prospettarsi soltanto un problema attinente all'organizzazione professionale del difensore, non rilevante ai fini del differimento dell'udienza (1).

 

Giustizia amministrativa – Giurisdizione – Rapporto di lavoro – Atti di macro organizzazione

 

Nell'ambito del lavoro pubblico contrattualizzato, la residuale giurisdizione del giudice amministrativo, tuttora prevista, concerne esclusivamente le controversie in cui la contestazione investa direttamente il corretto esercizio del potere amministrativo mediante la deduzione della non conformità a legge degli atti organizzativi, attraverso i quali le amministrazioni definiscono le linee fondamentali di organizzazione degli uffici e i modi di conferimento della titolarità degli stessi. In particolare, spettano alla giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo soltanto le controversie nelle quali si contestano “frontalmente” gli atti recanti le linee fondamentali di organizzazione degli uffici, adottati dalle amministrazioni ai sensi dell’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, i cui “diretti” effetti pregiudizievoli siano messi in discussione a tutela di una posizione soggettiva di interesse legittimo (2).

 

Giustizia amministrativa – Giurisdizione – Rapporto di lavoro – Atti di macro organizzazione – Effetti indiretti

 

Qualora l’atto di macro-organizzazione non spieghi direttamente i propri effetti lesivi nella sfera giuridica del dipendente, ma questi vadano ricondotti esclusivamente a provvedimenti ulteriori di micro-organizzazione, la controversia, concernente il rapporto di lavoro e la lesione di posizioni di diritto soggettivo, è devoluta alla

cognizione del giudice ordinario, cui potrà essere chiesta la disapplicazione dell’atto di macro-organizzazione presupposto (nel caso di specie, è stata affermata la giurisdizione del giudice ordinario sulla controversia con cui il ricorrente chiedeva salvaguardia della sua posizione giuridica di diritto soggettivo quanto alla titolarità di una direzione, al ruolo dirigenziale della stessa all’interno dell’ente comunale e al mantenimento della sua iscrizione all’elenco speciale degli avvocati) (3).

 

 

(1) Conformi: C.g.a. n. 1060 del 2022;

Difformi: non risultano precedenti difformi

(2) Conformi: Cass. civ. sez. un. n. 4881 del 2017;

Difformi: non risultano precedenti difformi;

(3) Conformi: Cons. Stato, sez. IV, n. 5104 del 2013; T.a.r. per il Lazio, sez. I ter, 02/05/2022, n. 5374;

Difformi: non risultano precedenti difformi.


Anno di pubblicazione:

2023

Materia:

GIUSTIZIA amministrativa

GIURISDIZIONE (in genere, amministrativa)

PROCEDIMENTO civile

AVVOCATO

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri