Rispetto degli obblighi retributivi minimi e anomalia dell’offerta

Rispetto degli obblighi retributivi minimi e anomalia dell’offerta


Gara – Offerta – Anomalia dell’offerta – Artt. 97 e 30, d.lgs. n. 50 del 2016 – Mancato rispetto obblighi retributivi minimi – Esclusione dalla gara – Congruità dell’offerta nel complesso - Irrilevanza ex se.    

 

         In tema di giudizio di anomalia dell’offerta il rinvio operato dall’art. 97, comma 5, lett. a),  d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 al precedente art. 30, comma 3, implica che, nell’esecuzione degli appalti pubblici, gli operatori economici sono tenuti a rispettare le norme poste a tutela dei diritti sociali, ambientali e del lavoro, essendo preciso obbligo della stazione appaltante chiedere i necessari giustificativi in sede di verifica sull’anomalia dell’offerta; ne consegue il vincolato esito della dovuta esclusione dell’offerta proposta in spregio degli obblighi retributivi minimi, e ciò  anche indipendentemente dalla congruità dell’offerta valutata nel suo complesso, in ciò sostanziandosi il novum rispetto alla pregressa disciplina (1). 

 

(1) Ad avviso del Tar la conclusione cui è pervenuto trova conferma all’esito della lettura della stessa direttiva 24/2014 UE (art. 69); da un esame testuale e sistematico emerge invero che la ratio del nuovo Codice è chiaramente orientata per il rigoroso rispetto dei diritti minimi laddove involgano i primari interessi ambientali, sociali e, come nel caso di specie, lavoristici.


Anno di pubblicazione:

2016

Materia:

CONTRATTI pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione, REQUISITI di partecipazione

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri