Non può essere corretto, con la procedura prevista dall’art. 86 c.p.a., l’errore che ha commesso l’avvocato nel redigere il ricorso

• Cons. St., sez. VI, decr. coll., 21 novembre 2017, n. 5404 – Pres. De Francisco, Est. Lopilato

Processo amministrativo – Correzione di errore materiale – Errore dell’avvocato – Art. 86 c.p.a. – Esclusione.

        Deve essere respinta l’istanza di correzione di errore materiale consistente in una svista commessa dall’avvocato nella redazione del ricorso (nella specie, il nome del ricorrente) e poi confluita nella sentenza ,atteso che l’art. 86 c.p.a. prevede soltanto la correzione di errori materiali commessi dal giudice e non anche dall’avvocato (1).

(1) In termini v. Tar Lazio, sez. III quater, dec. coll., 13 marzo 2014, n. 2825. 

La sezione ha chiarito che resta fermo il potere dell’amministrazione di valutare se dare ugualmente esecuzione alla decisione di cui era stata chiesta la correzione, pronunciata nei confronti di una pluralità di ricorrenti, anche in relazione alla posizione della ricorrente il cui cognome era stato indicato erroneamente in ricorso, all’esito di una verifica amministrativa che valuti l’effettiva sussistenza dell’errore e dunque la mancanza di dubbi in ordine all’identità della richiedente. 

In tema di correzione di errore materiale è da segnalare: 

a) sulla possibilità di procedere d’ufficio alla correzione: Cons. St., sez. VI, decr.coll., 7 febbraio 2017, n. 533; 

b) sulla possibilità di non ordinare l’estensione del contraddittorio, in applicazione dell’art. 49, comma 2, c.p.a., ove l’istanza non sia stata notificata a tutti gli eventuali controinteressati, se risulta palesemente infondata o inammissibile: Cons. St., sez. VI, ord., 13 aprile 2016, n. 1433; 

c) sulla utilizzabilità della procedura di correzione di errore materiale in caso di omessa mancata distrazione delle spese in favore del difensore antistatario: Cons. St., sez. III, ord., 20 agosto 2015, n. 3960; id., sez. V, decr.coll., 10 febbraio 2015, n. 670.