News UM n. 48/2023. La Plenaria fa luce sulla sorte dell’appello proposto dinanzi al Consiglio di Stato avverso una sentenza del T.a.r. per la Sicilia

News UM n. 48/2023. La Plenaria fa luce sulla sorte dell’appello proposto dinanzi al Consiglio di Stato avverso una sentenza del T.a.r. per la Sicilia

L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha chiarito che, in forza del combinato disposto dell’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 654 e dell’art. 6 c.p.a., spetta al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana ogni decisione in rito e nel merito sull’appello erroneamente proposto dinanzi al Consiglio di Stato avverso una sentenza del T.a.r. per la Sicilia (sede di Palermo o sezione staccata di Catania), ivi compresa l’eventuale declaratoria di inammissibilità del gravame. Ha altresì chiarito che, per evitare il differimento della definizione del giudizio, la Presidenza del Consiglio di Stato deve de plano trasmettere alla segreteria del C.g.a. l’appello erroneamente proposto al Consiglio di Stato avente sede in Roma avverso una sentenza del Ta.r. per la Sicilia e che, qualora detto appello sia stato già assegnato dalla Presidenza ad una delle sezioni del Consiglio di Stato, la sezione avente sede in Roma non può, in ogni caso, decidere la causa (neppure in sede cautelare, ostandovi il divieto di cui all’art. 15 c.p.a.) ma deve dichiarare la propria incompetenza affinché il giudizio possa essere riassunto innanzi alla sezione staccata.