Limiti ai poteri del giudice amministrativo in sede di ottemperanza di sentenza del giudice ordinario

Limiti ai poteri del giudice amministrativo in sede di ottemperanza di sentenza del giudice ordinario


Processo amministrativo – Giudizio di ottemperanza – Sentenze del giudice ordinario – Asserita violazione di giudicato per assunzione con decorrenza e inquadramento errati – Inammissibilità.

        E’ inammissibile il giudizio di ottemperanza di una sentenza del giudice ordinario che ordini l’assunzione di un soggetto presso un ente (nel caso di specie AgID), volto a far valere la violazione del giudicato in quanto l’assunzione sarebbe intervenuta con una decorrenza e un inquadramento errato, qualora per determinare l’esatto inquadramento e decorrenza sarebbero necessarie valutazioni di merito attribuite al competente giudice di cognizione (1).

 

(1) Ha ricordato il Tar che il giudice amministrativo, adito in sede di ottemperanza per dare esecuzione ad un giudicato civile, non può che limitarsi all’attuazione del disposto della pronuncia del giudice civile passata in giudicato, trovando in esso un limite invalicabile.

 Non può, dunque, effettuare accertamenti di merito, tipici del giudizio di cognizione, svolgendo una funzione meramente attuativa della concreta statuizione giudiziale adottata dal giudice civile e non potendo alterare il suo precetto o modificarne la portata effettuale in violazione dell’art. 2909 c.c.

Non è pertanto ammissibile il giudizio di ottemperanza per le sentenze del giudice ordinario contenenti una condanna generica poiché la quantificazione di quanto dovuto presuppone un accertamento nel merito del rapporto sottostante che non può essere effettuato nell’ambito del giudizio di ottemperanza da parte del giudice amministrativo, essendo quest’ultimo sprovvisto di giurisdizione su tale rapporto. Diverso discorso può essere fatto solo per le sentenze del giudice ordinario che si presentano in forma generica solo in senso lato (o meglio in forma solo apparentemente generica), in quanto la determinazione del contenuto concreto della condanna è rimesso ad una mera e automatica attività di calcolo e applicazione di criteri predeterminati incontrovertibili senza profili di possibile contestazione di fatto o diritto, e senza che ciò possa comportare un ulteriore accertamento cognitorio.


Anno di pubblicazione:

2019

Materia:

GIUSTIZIA amministrativa, GIUDIZIO di ottemperanza

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri