News UM n. 61/2020. La Corte costituzionale respinge la questione sul differimento dell’integrazione salariale straordinaria derivante da tardività della domanda.

News UM n. 61/2020. La Corte costituzionale respinge la questione sul differimento dell’integrazione salariale straordinaria derivante da tardività della domanda.

La Corte costituzionale dichiara in parte inammissibile ed in parte infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 3, del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 148 (“Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”). La questione era stata sollevata dal T.a.r. per il Lazio con riferimento agli artt. 3 e 41 della Costituzione, censurandosi la norma nella parte in cui posticipa di trenta giorni, in caso di domanda tardivamente presentata dal datore di lavoro, il trattamento di integrazione salariale straordinaria in favore dei lavoratori.