I limiti alla possibilità di impugnativa in sede giurisdizionale della decisione del ricorso straordinario al Capo dello Stato o al Presidente della Regione Siciliana

• T.a.r. per la Sicilia, sez. st. Catania, sezione I, sentenza 30 settembre 2022, n. 2582 – Pres. Savasta, Est. Sidoti

Ricorso straordinario al Capo dello Stato – Ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana – Decisione – Limiti alla possibilità di impugnativa giurisdizionale della stessa - Revocazione

La decisione del ricorso straordinario al Capo dello Stato o al Presidente della Regione può essere impugnata per revocazione nei casi previsti dall'art. 395 del codice di procedura civile (ex art. 15, D.P.R. n. 1199 del 1971) e può essere sottoposta ad esame in sede giurisdizionale soltanto per vizi attinenti alla forma e al procedimento intervenuti successivamente al parere del Consiglio di Stato, ai sensi del terzo comma dell'art. 10 del d.P.R. n. 1199 del 1971.

Tali limitazioni all’impugnativa della decisone sono opponibili solo alle parti che abbiano scelto, o accettato, che la controversia fosse decisa nella sede straordinaria: ossia, da un lato, al ricorrente e, dall’altro lato, alle controparti, che, avendo avuto la possibilità di chiedere la trasposizione alla sede giurisdizionale, non se ne siano avvalse, accettando così tutte le peculiarità di tale procedimento, con ogni conseguenza relative.

Il principio di alternatività tra ricorso straordinario e ricorso giurisdizionale, in particolare, non consente che vengano rimesse in discussione questioni, di forma e/o di sostanza, afferenti gli atti ed i provvedimenti opposti in via straordinaria, su cui si sia già pronunciato in sede consultiva il Consiglio di Stato o il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, onde evitare che l'impugnazione in sede giurisdizionale porti ad un riesame del relativo giudizio espresso in sede consultiva, per effetto della sovrapposizione della decisione giurisdizionale a quella del ricorso straordinario.