News UM n. 83/2020. Distanze legali: competenze legislative e pianificatorie tra ordinamento civile, governo del territorio e sussidiarietà verticale nella pronuncia della Corte

News UM n. 83/2020. Distanze legali: competenze legislative e pianificatorie tra ordinamento civile, governo del territorio e sussidiarietà verticale nella pronuncia della Corte

La Corte costituzionale ha respinto le questioni di costituzionalità sollevate in relazione ad una norma di interpretazione autentica della legge sul c.d. “piano casa” emanata dalla Regione Veneto nel 2009, in tema di derogabilità della disciplina delle distanze fissata in sede locale. In presenza di una previsione che, sul piano strettamente letterale, escludeva dalle previste deroghe (volte a limitare il consumo di suolo e ad incentivare la rigenerazione del patrimonio edilizio) la sola “disciplina statale”, la giurisprudenza si era orientata nel senso di estendere tale preclusione alla normativa urbanistica locale, assetto che il legislatore regionale ha in via interpretativa superato con l’impugnata disposizione. Proporzionalità, adeguatezza rispetto allo scopo voluto dal legislatore, corretta collocazione della disciplina nell’ambito delle competenze regionali in tema di governo del territorio, rispetto dei confini con l’”ordinamento civile” e del principio di sussidiarietà verticale, sono le linee direttrici della pronuncia che investe un assetto normativo complesso e articolato che, come è noto, costituisce la risultante di diverse fonti e che, ancora, ha subito recentemente ulteriori modifiche con il d.l. 16 luglio 2020, n. 76 (recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”).