Diniego del permesso di soggiorno per pregressa espulsione dall’Italia
Diniego del permesso di soggiorno per pregressa espulsione dall’Italia
Straniero – Permesso di soggiorno – Diniego – Per espulsione con divieto reingresso per dieci anni – Automaticità – Esclusione.
Il provvedimento di espulsione recante il divieto di reingresso di durata decennale (divenuti poi cinque anni ex l. 2 agosto 2011, n. 129, che opera anche in ordine ai provvedimenti emanati anteriormente alla sua entrata in vigore per i quali sia previsto un termine superiore) non può costituire motivo automaticamente ostativo al rilascio del permesso di soggiorno, e non può legittimare la revoca del nulla osta, laddove il cittadino straniero ha volontariamente dato esecuzione all’ordine di espulsione essendosi allontanato dall’Italia per un periodo di tempo superiore al limite massimo di cinque anni (1).
(1) Ha chiarito la Sezione – richiamando propri precedenti in termini (20 marzo 2013, n. 1611 e 1 agosto 2014, n. 4072) – che la direttiva comunitaria 2008/115/CE ha previsto un periodo massimo di cinque anni quanto all’efficacia del provvedimento espulsivo, esclusi i casi di pericolosità sociale (art. 11, comma 3), ed ha escluso misure di divieto di ingresso nei casi di rimpatrio volontario, salvi i casi previsti dal citato art. 11, comma 1.
La disciplina nazionale ha, in prosieguo, ridotto ad un minimo di tre anni e fino ad un massimo di cinque (da determinarsi secondo le circostanze pertinenti al singolo caso) la durata del periodo interdittivo del rientro in Italia in presenza di un provvedimento di espulsione, limitazione in precedenza stabilita per un periodo a regime di dieci anni.
Alla stregua del su riferito quadro normativo viene, quindi, in rilievo sia l’attenuazione dell’automatismo della durata del periodo di interdizione dell’ingresso in Italia in caso di espulsione, che va di volta raccordato alla fattispecie concreta (art. 13, comma 14, d.lgs. n. 286 del 1998, nel testo sostituito dall’art. 3, comma 1, lett. c), n. 9, del n. 89 del 2011, convertito con l. n. 129 del 2011), sia il principio sancito dall’art. 11 della direttiva 2008/115/CE, che collega l’apposizione del divieto di ingresso ai casi in cui non sia stato ottemperato all’imposto obbligo di rimpatrio.
Anno di pubblicazione:
2018
Materia:
STRANIERO, PERMESSO di soggiorno
STRANIERO
Tipologia:
Focus di giurisprudenza e pareri