Didattica a distanza nella Regione Campania nella scuola dell’infanzia e primaria

Didattica a distanza nella Regione Campania nella scuola dell’infanzia e primaria


Covid-19 – Campania – Attività didattica - Scuola dell’infanzia e primaria - Introduzione attività didattica a distanza - Ordinanza n. 89 del 2020 del Presidente della Regione Campania – Non va sospesa monocraticamente. 
 

      Deve essere respinta la richiesta di sospensione cautelare monocratica, presentata da genitori esercenti la potestà su  figli minori, dell’ordinanza n. 89 del 5 novembre 2020 del Presidente della Regione Campania, nella parte in cui dispone, “la sospensione delle attività didattiche in presenza per la scuola primaria” nonchè “la sospensione… dell’attività in presenza nelle scuole dell’infanzia”, e ciò in quanto l’intervenuta emanazione del d.P.C.M. 4 novembre 2020 non esclude la persistente possibilità, per le Autorità sanitarie regionali e locali, di adottare misure più restrittive in presenza di situazioni sopravvenute (1). 
 

(1) In senso analogo v. Tar Napoli, sez. V, 9 novembre 2020, n. 2026 e n. 2027 

Ha chiarito il decreto che l’Ordinanza, successiva al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, trova fondamento nella aggiornata istruttoria circa l’andamento del contagio su scala regionale ed è motivata sul rilievo della persistente emergenza sanitaria, sul verificato effetto moltiplicatore dei contagi connessi a positività nelle fasce in età scolare e sul prevedibile impatto sul Servizio sanitario regionale, tenuto conto della peculiare densità abitativa del territorio regionale e del deficit di personale sanitario in servizio attivo e, quanto alla idoneità della misura adottata, del riscontrato aumento dei casi di positività al Covid-19 in ambito scolastico, nonché della esigenza di consolidare i risultati di contenimento della pandemia finora conseguiti, stante la verificata efficacia della detta misura a tali fini. 

Ha aggiunto il decreto – in sede di comparazione di interessi – che l’“effetto moltiplicatore del contagio connesso a casi di positività nelle fasce di età solare” e il prevedibile impatto dello stesso sul Servizio sanitario regionale, con prospettive anche di “delocalizzazione” dei pazienti, inducono a valutare prevalente l’interesse pubblico al contenimento della diffusione del virus, funzionale a garantire il diritto alla salute di tutti e di ciascuno, rispetto al quale la misura adottata si è dimostrata, finora, utile ed efficiente. ​


Anno di pubblicazione:

2020

Materia:

SANITÀ pubblica e sanitari, COVID, Campania

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri