Comitato di scopo e interesse ad agire

• Cons. Stato, sez. IV, 23 maggio 2023, n. 5104 – Pres. Carbone, Est. Martino

Giustizia amministrativa  – Interesse ad agire – Comitato di scopo - Condizioni

Nel caso in cui non vengano dedotti vizi propri degli atti oggetto di impugnativa, bensì censure relative all’assetto urbanistico di un’area e al pregiudizio ambientale che si produrrebbe qualora il progetto acquisito tramite gara dovesse essere approvato, deducendo una lesione riguardante “l’interesse ad una buona qualità dell’aria, alla fruibilità del verde pubblico ed alla tranquillità di quartiere”, riconducibile ad una variante al PRG, presupposto necessario ai fini dell’insediamento delle opere, ancora in corso di progettazione, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per carenza di interesse poiché la lesione dedotta dai ricorrenti non è ancora concretamente ipotizzabile (nel caso in esame, il ricorso era stato promosso da un Comitato di Scopo denominato “Per un parco verde di quartiere alle ex Casermette: Capozzi e Milano” e da altri soggetti, dichiaratisi residenti nel rione denominato “Carrassi” e comunque nelle vicinanze delle ex Caserme, contrari alla realizzazione del Parco della Giustizia di Bari nella suddetta località, sostenendo, in primis, l’impossibilità di destinare lo standard minimo di verde previsto in quell’area su altre aree del quartiere ovvero in aree adiacenti) (1).

 

(1) Precedenti conformi: non risultano precedenti negli esatti termini. In generale, sull’interesse ad agire nel processo amministrativo, ex multis: Cons. Stato, VI sez., 26 gennaio 2022, n. 530 (che ricostruisce la figura dell’interesse ad agire a fronte della sussistenza di interessi diffusi); Cons. Stato, Ad. Plen., 9 dicembre 2021, n. 22 (sull’autonomia tra la legittimazione e l'interesse al ricorso quali condizioni dell'azione); Cons. Stato, sez. IV, 27 aprile 2021, n. 3387; Cons. Stato, V, 7 gennaio 2020, n. 83; Cons. Stato, Sez. III, 2 settembre 2019, n. 6014; Cons. Stato, Sez. II, 24 giugno 2019, n. 4305; Cons. Stato, Ad. Plen., 26 aprile 2018, n. 4.

Precedenti difformi: non risultano precedenti difformi.