Fermo di navi impegnate in operazioni di ricerca e soccorso
Fermo di navi impegnate in operazioni di ricerca e soccorso
Giustizia amministrativa – azione di annullamento – azione risarcitoria – dichiarazione della parte
L’accertamento dell’illegittimità dell’atto ai sensi dell’art. 34, comma 3, c.p.a. richiede la sola dichiarazione della parte di avervi interesse ai fini risarcitori mentre non è necessario specificare gli elementi costitutivi della domanda risarcitoria né è necessario proporla nello stesso giudizio di impugnazione. La dichiarazione di interesse ai fini di una eventuale domanda risarcitoria può essere resa anche in udienza, nella fase di discussione della causa. (1).
In motivazione, la sezione ha dato atto che la dichiarazione della parte di aver interesse alla definizione del giudizio ai fini risarcitori era stata comunque resa con memoria tempestivamente depositata nel giudizio di primo grado.
Convenzioni e trattati internazionali – diritto dell’unione europea e legislazione degli stati membri – assistenza, salvataggio, recupero in mare – nave – fermo – stato di bandiera – stato di approdo
In base alle norme di diritto internazionale e alla direttiva 2009/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009 lo stato di approdo può certamente effettuare ispezioni e verifiche laddove rilevi una situazione di pericolo, ma tali ispezioni e controlli non possono pervenire alla misura di riqualificazione della nave. Lo stato di bandiera, oltre all’obbligo di garantire alla comunità internazionale la sicurezza delle navi inserite nel registro nazionale, è responsabile del rilascio delle certificazioni di sicurezza, mentre lo stato di approdo può esercitare solo poteri sussidiari di controllo delle navi straniere in ordine al possesso delle necessarie certificazioni e alle condizioni generali dell’imbarcazione. (2).
Convenzioni e trattati internazionali – diritto dell’unione europea e legislazione degli stati membri – assistenza, salvataggio, recupero in mare – nave – fermo – stato di bandiera – stato di approdo
In base alla direttiva 2009/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, lo stato di approdo non può imporre alle navi soggette alla giurisdizione di un altro stato membro UE il possesso di certificati diversi da quelli rilasciati dallo stato di bandiera o l’osservanza di prescrizioni relative ad una diversa classificazione, pena la violazione del riparto di competenze tra stato di bandiera e stato di approdo. (3).
Convenzioni e trattati internazionali – diritto dell’unione europea e legislazione degli stati membri – assistenza, salvataggio, recupero in mare – nave – fermo – stato di bandiera – stato di approdo
Nel valutare la necessità di disporre il fermo, lo stato di approdo deve applicare i criteri stabiliti nell’allegato X della direttiva 2009/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009 che riguardano le condizioni alle quali può riprendere la navigazione sicura. Il fermo della navigazione non può essere disposto soltanto sulla base dell’accertata gestione pericolosa del natante, poiché il pericolo o il rischio incombente devono essere evidenti e suscettibili di rendere la nave effettivamente insicura e, in ogni caso, non può essere basato sulla mancanza di certificazioni diverse da quelle rilasciate dallo stato di bandiera e deve rispettare il principio di proporzionalità. (4).
(1) Difformi: T.A.R. per il Lazio, sez. II bis, 20 maggio 2024, n. 9995; parzialmente difforme: Cons. Stato, Ad. plen., 13 luglio 2022, n. 8 (oggetto della News n. 87 del 12 agosto 2022) secondo cui per poter procedere all’accertamento dell’illegittimità dell’atto ai sensi dell’art. 34, comma 3, del codice del processo amministrativo, la dichiarazione di avervi interesse a fini risarcitori deve essere resa nelle forme e nei termini previsti dall’art. 73 c.p.a.
(2) Conformi: Corte di giustizia UE, grande sezione, 1 agosto 2022, C-14/21 e C-15/21, Sea Watch eV (oggetto della News n. 103 del 22 agosto 2023) su rinvio pregiudiziale disposto con ordinanze del T.a.r. per la Sicilia, sez. III, 23 dicembre 2020, nn. 2974 e 2994.
(3) Conformi: Corte di giustizia UE, grande sezione, 1 agosto 2022, C-14/21 e C-15/21, Sea Watch eV contro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
(4) Conformi: Corte di giustizia UE, grande sezione, 1 agosto 2022, C-14/21 e C-15/21, Sea Watch eV contro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Anno di pubblicazione:
2024
Materia:
UNIONE Europea, DIRITTO dell’Unione europea e legislazione degli Stati membri
Tipologia:
Focus di giurisprudenza e pareri