Il Consiglio di Stato fa chiarezza sulle malattie da uranio impoverito e le relative cause di servizio

Il Consiglio di Stato fa chiarezza sulle malattie da uranio impoverito e le relative cause di servizio


Militare – Trattamento economico – Speciale elargizione per le vittime di esposizione all’uranio impoverito – Condizioni.

Il legislatore non ha stabilito alcuna presunzione in merito alla tipizzazione del rischio di cui alla speciale elargizione per le vittime di esposizione all’uranio impoverito. Infatti, se il militare non è tenuto a dimostrare l’esistenza di un nesso eziologico fra esposizione all’uranio impoverito (o ad altri metalli pesanti) e neoplasia, egli deve però dimostrare di aver affrontato “particolari condizioni ambientali od operative”, connotate da un carattere “straordinario” rispetto alle forme di ordinaria prestazione del servizio, che siano “la verosimile causa di un’infermità”. Conclusioni diverse risultanti da perizie, relazioni e/o certificazioni mediche di parte non sono idonee, di norma, a confutare l’attendibilità del giudizio tecnico del comitato, atteso che le valutazioni mediche formulate da organi sanitari diversi da quelli dell’amministrazione non hanno rilevanza per quest’ultima quando risultino in contrasto con i referti emessi dagli organi tecnici della stessa Amministrazione. Dunque, per porre in discussione il parere del comitato di verifica di esclusione della causalità di servizio occorre una riconducibilità effettiva e comprovata dell’infermità, almeno in termini di concausalità, al servizio svolto, non essendo sufficiente, a tale fine, la mera ‘possibile’ valenza patogenetica del servizio prestato, ma, di contro, è necessaria la puntuale verifica, connotata da certezza o da alto grado di credibilità logica e razionale, della valenza del servizio prestato quale fattore eziologicamente assorbente o, quanto meno, preponderante nella genesi della patologia. Ai fini del riconoscimento della causa di servizio, è infatti necessario che l’attività lavorativa possa con certezza ritenersi concausa efficiente e determinante della patologia lamentata, non potendo farsi ricorso a presunzioni di sorta e non trovando applicazione, diversamente dalla materia degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, la regola contenuta nell’art. 41 c.p., per cui il rapporto causale tra evento e danno è governato dal principio dell’equivalenza delle condizioni. Elementi di fatto quali la latenza dell’uranio impoverito e l’insorgenza di patologie decorsi dodici anni dalla partecipazione ad una missione internazionale nella quale l’interessato era stato adibito a mansioni interne, non consentono di affermare la sussistenza del nesso causale tra servizio svolto e patologia, nemmeno alla luce degli esiti delle indagini effettuate dalle commissioni parlamentari di inchiesta nella materia, succedutesi nel tempo, che non sono

ex se dirimenti a configurare il nesso causale fra esposizione all’uranio impoverito e patologie tumorali dell’apparato linfatico. (Nel caso all’esame del Consiglio di Stato, peraltro, sebbene la patologia assodata dal comitato di verifica fosse di natura cardiologica, tutto il gravame era incentrato sulla asserita presenza di una neoplasia) (1).

(1) Precedenti conformi: sulla necessità che il militare dimostri di aver affrontato “particolari condizioni ambientali ed operative”, connotate dal carattere “straordinario” rispetto alle forme di ordinaria prestazione del servizio: tra le tante, Cons. Stato, sez. IV, 24 maggio 2019, n. 3418. Sulla inidoneità delle conclusioni diverse risultanti da perizie, relazioni e/o certificazioni mediche di parte confutare l’attendibilità del giudizio tecnico del comitato: tra le tante, Cons. Stato, sez. I, parere 13 luglio 2023, n. 1030, che richiama Cons. Stato, sez. IV, n. 142 del 2020; Cons. Stato, sez. I, n. 993 del 2020. Sulle condizioni per porre in discussione il parere del comitato di verifica di esclusione della causalità di servizio: tra le tante, Cons. Stato, sez- II, 8 maggio 2019, n. 2975, che richiama Cons. Stato, sez. IV, 4 ottobre 2017 n. 4619 e Cons. Stato, sez. III, 7 marzo 2017, n. 1076. Sul nesso causale in materia di causa di servizio: tra le tante, Cons. Stato, sez. II, 28 febbraio 2023, n. 2101 e, con specifico riferimento all’uranio impoverito: Cons. Stato, sez. I, 10 luglio 2023, n. 1013, che richiama Cons. Stato, sez. II, n. 6456 del 2022.


Anno di pubblicazione:

2024

Materia:

MILITARE

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri