Progetto del nuovo ospedale Galliera ed aspetti problematici di compatibilità urbanistica

Progetto del nuovo ospedale Galliera ed aspetti problematici di compatibilità urbanistica


Edilizia e urbanistica – Localizzazione nuovo ospedale – Approvazione del progetto – Compatibilità urbanistica – Legittimità

Il Consiglio di Stato si pronuncia sulla compatibilità urbanistica del progetto del nuovo ospedale Galliera. Sul punto della richiesta verifica della conformità della nuova costruzione assentita, con le previsioni della zona FF di PUC, quello che rileva non è solo o tanto la ricostruzione offerta dal comune resistente nell’elaborato “verifica analitica dei servizi”, quanto il quadro normativo esistente alla data di adozione della variante contestata. 
Difatti, la legge regionale n.36 del 1997, nel testo vigente dal 10 dicembre 2016 ad oggi, prevede, all’ art. 44, comma 1, che “costituiscono varianti al PUC e al PUC semplificato le modifiche non rientranti nei margini di flessibilità o nell'aggiornamento di cui all'articolo 43; le varianti sono adottate ed approvate secondo la procedura stabilita agli articoli 38 o 39 a seconda del tipo di PUC da variare. (..)”; l’art. 43 della medesima legge stabilisce invece, al comma 3, che “costituiscono aggiornamento al PUC (..) lett. a) le modifiche della tipologia dei servizi pubblici o di interesse pubblico di livello comunale localizzati (..) nonché la localizzazione di nuovi servizi pubblici o di interesse pubblico di livello comunale;”
Così ricostruito il quadro regionale di riferimento, si ritiene che il progetto in esame s’inserisca legittimamente nel contesto normativo delineato dalla normativa statale e regionale.
(Nella fattispecie in esame, la sezione osserva poi che gli aspetti eminentemente attinenti all’offerta sanitaria non siano strettamente collegati alla progettazione dell’ospedale; che pertanto, le specifiche censure sul numero dei posti letto, previsti in riduzione rispetto ad una prima analisi progettuale, nel progetto esaminato dalla conferenza di servizi, le cui determinazioni conclusive vengono qui impugnate, non siano meritevoli di accoglimento; che le previsioni di “verde esistente”, risultano coerenti e correttamente dimensionate rispetto alle percentuali del verde da rispettare, incluso il verde accessibile). (1)

    (1)  Non sussistono precedenti negli esatti termi


Anno di pubblicazione:

2024

Materia:

EDILIZIA e urbanistica, ABUSO EDILIZIO

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri