Sull’illegittimità del trasferimento d’ufficio disposto dal CSM sulla base di conversazioni del magistrato trasferito con un parlamentare, conosciute in base ad un sequestro penale del cellulare

Sull’illegittimità del trasferimento d’ufficio disposto dal CSM sulla base di conversazioni del magistrato trasferito con un parlamentare, conosciute in base ad un sequestro penale del cellulare


Ordinamento giudiziario – Magistrati – Trasferimento e mutamento di funzioni – Parlamento – Autorizzazione a procedere – Telefono cellulare – Sequestro
 

È illegittimo il trasferimento d’ufficio disposto dal Consiglio superiore della magistratura sulla base di conversazioni tra il magistrato trasferito ed un parlamentare, qualora tali conversazioni siano state conosciute in base al sequestro penale di un telefono cellulare, senza che tuttavia sia stata chiesta l’autorizzazione alla Camera di appartenenza. Infatti, come stabilito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 170 del 2023, se nessuna preclusione discende dall’art. 68, comma terzo, Cost. per disporre il sequestro del dispositivo di proprietà di un terzo, tuttavia, nel caso in cui siano rinvenute, all’interno del dispositivo sequestrato, conversazioni con un parlamentare, il pubblico ministero è tenuto a richiedere, immediatamente, l’autorizzazione preventiva ai sensi dell’art. 4 della l. n. 140 del 2003 alla Camera di appartenenza perché, diversamente, l’estrazione della corrispondenza tra terzo e parlamentare è illegittima. Pertanto, il CSM non poteva porre tale corrispondenza a fondamento del trasferimento d’ufficio (1).

 

       (1) Non risultano precedenti negli esatti termini.


Anno di pubblicazione:

2024

Materia:

ORDINAMENTO giudiziario, MAGISTRATI (in genere)

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri