Sulla compatibilità col diritto dell’Unione europea delle disposizioni che prevedono un equo compenso a favore degli editori, attribuendo all’AGCom poteri regolatori in materia

Sulla compatibilità col diritto dell’Unione europea delle disposizioni che prevedono un equo compenso a favore degli editori, attribuendo all’AGCom poteri regolatori in materia


Unione europea – Diritto dell’Unione europea e legislazione degli Stati membri – Diritti d’autore – Internet – Rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia UE

Vanno rimesse alla Corte di giustizia dell’Unione europea le seguenti questioni pregiudiziali:
1) se l’art. 15 EUCD (European Union Copyright Directive) possa essere interpretato come ostativo all’introduzione di disposizioni nazionali – quali quelle previste dall’art. 43-bis della legge sul diritto di autore (l. n. 633 del 1941) e quelle stabilite nella Delibera AGCom 3/23/CONS – nella parte in cui:
1.a) vengono previsti obblighi di remunerazione (equo compenso), in aggiunta ai diritti esclusivi indicati dallo stesso art. 15 EUCD, a carico degli ISSP (Information Society Service Providers) ed in favore degli editori;
1.b) vengono stabiliti obblighi, a carico dei medesimi ISSP:
- di avviare trattative con gli editori,
- di fornire agli editori stessi ed alla Autorità regolatoria le informazioni necessarie ai fini della determinazione dell’equo compenso,
- nonché di non limitare la visibilità dei contenuti dell’editore nei risultati di ricerca in attesa del perfezionamento della negoziazione;
1.c) viene conferito all’Autorità regolatoria (AGCom):
- un potere di vigilanza e sanzionatorio,
- il potere di individuare i criteri di riferimento per la determinazione dell’equo compenso,
- il potere di determinare, nel caso di mancato accordo fra le parti, l’importo esatto dell’equo compenso;
2) se l’art. 15 EUCD sia ostativo a disposizioni nazionali, quali quelle indicate al precedente punto 1), che impongono ai fornitori di servizi della società dell’informazione (ISSP) un obbligo di divulgazione dei dati, assoggettato a vigilanza da parte della stessa Autorità regolatoria nazionale, la cui inosservanza incontra l’applicabilità di misure sanzionatorie amministrative;
3) se i rammentati principi di libertà di impresa di cui agli articoli 16 e 52 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, di libera concorrenza di cui all’art. 109 TFUE e di proporzionalità di cui all’art. 52 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea, ostino a disposizioni nazionali, quali quelle precedentemente indicate, che:
3.a) introducono diritti di remunerazione in aggiunta ai diritti esclusivi di cui all’art. 15 EUCD, la cui attuazione trova corredo nella già richiamata configurazione, a carico dei fornitori di servizi della società dell’informazione (ISSP), di un obbligo di avviare trattative con gli editori, di un obbligo di fornire agli editori e/o all’Autorità regolatoria nazionale le informazioni necessarie per determinare un equo compenso, nonché un obbligo di non limitare la visibilità dei contenuti dell’editore nei risultati di ricerca in attesa di tali trattative;
3.b) conferiscono a quest’ultima:
- un potere di vigilanza e sanzionatorio,
- il potere di individuare i criteri di riferimento per la determinazione dell’equo compenso,
- il potere di determinare, nel caso di mancato accordo fra le parti, l’importo esatto dell’equo compenso (1).


(1)    Non risultano precedenti in termini


Anno di pubblicazione:

2024

Materia:

UNIONE Europea, DIRITTO dell’Unione europea e legislazione degli Stati membri

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri