Il cumulo alla rinfusa nel d.lgs. n. 36 del 2023

Il cumulo alla rinfusa nel d.lgs. n. 36 del 2023


Contratti pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione – Appalto di lavori – Requisiti di partecipazione – Cumulo alla rinfusa ai fini dell’affidamento - Qualificazione SOA

 

L’art. 225, comma 13, secondo periodo, del decreto legislativo n. 36 del 2023, interpreta l’art. 47, comma 2-bis, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, nel senso che consente ai consorzi stabili di far ricorso in modo generalizzato al cumulo alla rinfusa ai fini dell’affidamento di servizi e forniture e, dunque, di poter ben integrare i requisiti previsti dalla lex specialis mediante quelli posseduti dalle proprie consorziate non esecutrici.

Ne discende che, se il consorzio stabile è in possesso, in proprio, dei requisiti partecipativi richiesti dalla legge di gara, a nulla rileva, in ragione dell’interpretazione offerta dalla suddetta disposizione, l’assenza della

qualificazione SOA in capo alla consorziata esecutrice dei lavori. (1)

 

 

Contratti pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione – Appalto di lavori – Requisiti di partecipazione – Cumulo alla rinfusa ai fini dell’affidamento – Norma di interpretazione autentica – Efficacia retroattiva – Parametri operativi

 

L’art. 225, comma 13, secondo periodo, del decreto legislativo, n. 36 del 2023, è norma d’interpretazione autentica, provvista ex se di valore retroattivo, non soggetta al regime, di cui al comma 2 dell’art. 229, di efficacia differita, riferibile alle altre disposizioni del decreto legislativo.

Sussistono, infatti, tutti i parametri richiesti affinché una norma di interpretazione autentica possa assumere efficacia retroattiva, ovvero che la stessa si limiti a chiarire la portata applicativa di una disposizione precedente, adottando un'opzione ermeneutica comunque desumibile dalla sua ermeneusi e senza integrarne il precetto; e che non sia violato l'affidamento dei consociati nella certezza dell'ordinamento giuridico, come sarebbe, invece, se si indicasse una soluzione interpretativa non prevedibile rispetto a quella formatasi nella prassi. (2)

 

 

Contratti pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione – Appalto di lavori – Requisiti di partecipazione – Cumulo alla rinfusa ai fini dell’affidamento – Norma di interpretazione autentica – Infondatezza del dubbio di costituzionalità – Finalità di razionalizzazione e coordinamento tra vecchia e nuova disciplina.

 

E’ manifestamente infondato il sospetto di incostituzionalità dell’art. 225, comma 13, per eccesso di delega e violazione dell’art. 76 della Costituzione, trattandosi di disposizione volta a fornire, in chiave di certezza del diritto e di coerenza ordinamentale, l'interpretazione autentica dell’istituto del cumulo alla rinfusa sotto la vigenza dell’art. 47 del decreto legislativo n. 50 del 2016, e ciò anche al fine di raccordare e coordinare vecchia e nuova disciplina, superando le incertezze giurisprudenziali registratesi in precedenza.

La portata precettiva della disposizione interpretante va, quindi. ricondotta ad una finalità di razionalizzazione e di coordinamento certamente consentita dalla legge delega e giustificata da una interpretazione non univoca della disposizione interpretata. (3)

 

 

 

(1) Precedenti conformi: Cons. Stato, sez. V, 5 maggio 2023, n. 1761; Cons. Stato, sez. V, ord. 5 maggio 2023, n. 1761; Cons. Stato, sez. V, 14 aprile 2023, n. 1424; Cons. Stato, sez. V, 4 luglio 2023, n. 6533.


Anno di pubblicazione:

2023

Materia:

CONTRATTI pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione, APPALTO di lavori

CONTRATTI pubblici e obbligazioni della pubblica amministrazione, REQUISITI di partecipazione

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri