Dopo il processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni non è ancora possibile pretendere il canone di concessione dall’ex monopolista
Dopo il processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni non è ancora possibile pretendere il canone di concessione dall’ex monopolista
Dopo il processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni non è ancora possibile pretendere il canone di concessione dall’ex monopolista
La Corte di giustizia UE ha dichiarato (ed anzi confermato) che, anche per il periodo immediatamente successivo al processo di liberalizzazione nel settore delle telecomunicazioni, l’ex monopolista non deve più versare canoni di concessione legati al fatturato prodotto ma soltanto corrispettivi dei costi amministrativi connessi al rilascio ed alla gestione delle licenze (autorizzazioni). La giurisprudenza interna che aveva a suo tempo stabilito, anche per il 1998 (anno successivo alla entrata in vigore del suddetto processo di liberalizzazione), l’obbligo di versamento del canone di concessione nella misura anzidetta, deve dunque essere disapplicata, salvo non si sia formato il giudicato sulle statuizioni stesse. In tal caso l’ex monopolista potrà comunque far valere la responsabilità dello Stato per violazione del diritto eurounitario.- Corte giust. comm. ue, sez. I, sentenza 4 marzo 2020, C-34/19
- CURIA - Sentenza_C34-19, (214438kb)
Allegati
Anno di pubblicazione:
2020
Materia:
SERVIZI pubblici
Tipologia:
Pronunce e pareri, Pronunce dei giudici stranieri e sovranazionali
Pronunce e pareri