Ricorso per revocazione avverso il decreto decisorio del ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana

Ricorso per revocazione avverso il decreto decisorio del ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana


Ricorsi amministrativi - Ricorso straordinario al presidente della regione siciliana – Revocazione

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La censura di mancata autonoma valutazione del caso da parte del Presidente della Regione Sicilia, a cui spetta la decisione sul ricorso straordinario, rispetto al parere reso dal C.g.a., non è riconducibile a nessuno dei motivi tassativamente indicati nell’art. 395 c.p.c., ai fini della proponibilità della revocazione, a cui espressamente rinvia l’art. 15 del d.P.R. n. 1199/1971.

Il carattere di impugnazione eccezionale della revocazione, prevista per i soli motivi tassativamente indicati nell’art. 395 c.p.c., comporta l’inammissibilità di ogni censura non compresa in detta esaustiva elencazione ed esclude di conseguenza la deduzione di motivi di nullità afferenti alle pregresse fasi processuali. Attesa la loro eccezionalità, i casi di revocazione della sentenza, tassativamente previsti dall’art. 395 cod. proc. civ., sono di stretta interpretazione, ai sensi dell’art. 14 delle preleggi.

L’omessa comunicazione dell’inizio delle operazioni di verificazione non integra l’errore di fatto revocatorio, il quale si configura come un abbaglio dei sensi, per effetto del quale si determina un contrasto tra due diverse proiezioni dello stesso oggetto, l’una emergente dalla sentenza e l’altra risultante dagli atti e documenti di causa. La violazione del principio del contraddittorio potrebbe semmai integrare gli estremi dell’error iuris e non una errata valutazione o interpretazione delle risultanze processuali, sicché non ricorre l’errore revocatorio.

La verificazione è mezzo di prova che consente al giudice di richiedere gli opportuni chiarimenti, oltre che a un’Amministrazione “terza”, anche alla stessa Amministrazione che ha emanato il provvedimento impugnato, senza che ciò implichi violazione del principio di terzietà, del diritto di difesa e del contraddittorio, in quanto l’onere istruttorio viene diretto all’Amministrazione in quanto autorità pubblica che, in tale specifica qualità, deve collaborare con il giudice al fine di accertare la verità dei fatti.


Anno di pubblicazione:

2022

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri