Onere della prova nell’azione risarcitoria conseguente all’annullamento giurisdizionale di una interdittiva antimafia

Onere della prova nell’azione risarcitoria conseguente all’annullamento giurisdizionale di una interdittiva antimafia


Risarcimento danni - Informativa antimafia – Annullamento giurisdizionale – Onere della prova – Criterio - Individuazione

 

 

       In sede di azione risarcitoria conseguente all’annullamento giurisdizionale di una interdittiva antimafia il riparto dell’onere della prova della colpa deve seguire i criteri generali e l’onere della prova a carico dell’Amministrazione non è in qualche modo attenuato, né la responsabilità può essere circoscritta solo a gradi più elevati di colpa (colpa grave) (1).

 

(1) Ha chiarito il C.g.a. che l’attività del Prefetto in materia di informative antimafia è certamente caratterizzata da ampia discrezionalità, ma non si tratta di un caso isolato di attività discrezionale nell’ordinamento, e l’attività discrezionale non si sottrae alla completa ed esaustiva verifica giurisdizionale.

Non possono non richiamarsi gli effetti estremamente penalizzanti dei provvedimenti interdittivi in capo agli operatori economici, il che onera la competente Amministrazione di un’attenta ponderazione di tutti gli elementi di fatto nella ricerca certosina del giusto punto di equilibrio tra le esigenze di una tutela anticipata e quella di preservare (sia pur in una logica probabilistica e non di certezza) margini di obiettività e di verificabilità al giudizio sotteso all’applicazione di misure di rigore.

Spetta pertanto all’Amministrazione dell’interno, in caso di informativa antimafia illegittima, provare che il proprio errore sia frutto di cause oggettive o della “complessità delle questioni da esaminare al fine di ricostruire un quadro indiziario attendibile, in presenza di diversi elementi sui quali si fondano comunemente i provvedimenti di cautela antimafia (frequentazioni, parentele, rapporti di affari, contatti da parte di soci con soggetti controindicati)” (Cons. St., sez. III, 5 giugno 2019, n. 3799). 

Non contraddicono a quanto sin qui affermato le statuizioni della decisione del Consiglio di Stato n. 3799 del 2019 cit., che ha invece nel caso concreto esaminato escluso la colpa dell’Amministrazione dell’interno nell’adozione di una informativa antimafia illegittima.

Si afferma in tale decisione che “la configurabilità degli estremi della colpa dell’Amministrazione nell’adozione delle informative antimafia vada scrutinata in coerenza con la funzione, con la natura e con i contenuti delle relative misure. Si è, infatti efficacemente evidenziato come, in subiecta materia, vada riconosciuto il dovuto rilievo, anzitutto, alla portata della regola di azione che si rivela particolarmente sfuggente e di difficile decifrazione (…). Non può, infatti, essere obliato l’ampio spettro di discrezionalità assicurato all’Autorità prefettizia nel campo della prevenzione del fenomeno mafioso, il carattere preventivo e cautelativo dei provvedimenti da adottare, le difficoltà e la complessità delle questioni da esaminare al fine di ricostruire un quadro indiziario attendibile, in presenza di diversi elementi sui quali si fondano comunemente i provvedimenti di cautela antimafia (frequentazioni, parentele, rapporti di affari, contatti da parte di soci con soggetti controindicati)”.

Tale decisione non afferma, per la colpa da interdittiva antimafia illegittima, principi nuovi e diversi rispetto a quelli enunciati in generale dalla giurisprudenza amministrativa in tema di riparto dell’onere della prova della colpa da provvedimento illegittimo, ma si limita a valutare la colpa avuto riguardo a tutte le circostanze concrete in cui è scaturita l’informativa illegittima.

E’ infatti evidente che se, nonostante ogni sforzo di diligenza dell’Amministrazione, residuino margini di opinabilità e apprezzamento prudentemente valutati dall’Amministrazione medesima, e se in tale contesto il giudice amministrativo ritenga illegittima una informativa che presenta margini di opinabilità, può anche pervenirsi ad escludere la colpa dell’Amministrazione.


Veröffentlichungsjahr:

2020

Sachbereich:

DANNI (in materia civile, penale, amministrativa, contabile, alternativi)

Typ:

Fokus Rechtsprechung u. Gutachten