Locazione di immobili per finalità turistica in forma non imprenditoriale: il Comune non ha poteri inibitori

Locazione di immobili per finalità turistica in forma non imprenditoriale: il Comune non ha poteri inibitori


Turismo – Regione Lombardia – Locazione turistica – Attività non imprenditoriale – Comune e provincia – Vigilanza – Esclusione

La legge della regione Lombardia 1 ottobre 2015, n. 27 non conferisce ai comuni alcun potere di controllo sulla stipula di contratti di locazione turistica al di fuori dell’esercizio di un’attività imprenditoriale. (1).

Turismo – Regione in genere e regioni a statuto ordinario – Competenza legislativa residuale – Stato – Ordinamento civile – Competenza legislativa esclusiva

La materia del turismo rientra nella competenza legislativa residuale delle regioni, fermo restando la possibilità di intervento dello Stato nella materia dell'ordinamento civile di sua competenza esclusiva di cui all’articolo 117, comma 2 lett. l), della Costituzione, al quale è riconducibile la libertà contrattuale in materia di locazione turistica e che può interferire con il settore del turismo. (2).

Turismo – Locazione turistica – Attività non imprenditoriale – Atto amministrativo – Segnalazione certificata di inizio attività – Comunicazione inizio attività – Comune e provincia – Poteri inibitori – Esclusione

L’attività di locazione per finalità turistica esercitata in forma non imprenditoriale, riconducibile al mero godimento indiretto di beni immobili, non richiede la segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.) di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ma una mera comunicazione di inizio attività (c.i.a.), a fini di monitoraggio e non è quindi soggetta a poteri prescrittivi ed inibitori dell'amministrazione locale. (3).

In motivazione la sezione ha ricostruito il quadro normativo in materia di locazioni turistiche, con particolare riferimento alla regione Lombardia, evidenziando, in particolare, che: i) l’art. 13-ter, comma 8, del decreto legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191, assoggetta solo quella svolta in forma imprenditoriale a segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.) ai sensi dell’art. 19 della legge n. 241 del 1990; ii) l’art. 38 della legge della regione Lombardia n. 27 del 2015 distingue tra locazioni gestite in forma imprenditoriale soggette a s.c.i.a. e quelle svolte in forma non imprenditoriale, per le quali è prevista la comunicazione di inizio attività (c.i.a.); iii) alcune disposizioni contenute nella legge della regione Lombardia n. 27 del 2015 estendono una parte della disciplina delle strutture ricettive alle locazioni turistiche in forma non imprenditoriale (ad esempio, art. 38, comma 8, in materia fiscale, di sicurezza, di comunicazione dei flussi turistici, di denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell’autorità di pubblica sicurezza).

Turismo – Locazione turistica – Requisiti – Comune e provincia – Poteri inibitori – Esclusione

Gli immobili destinati a locazioni per finalità turistiche devono possedere i requisiti edilizi ed igienico-sanitari previsti dalla normativa primaria e secondaria per i locali di civile abitazione ma l’eventuale carenza di tali requisiti, mentre può ripercuotersi sulla validità o sull’adempimento del contratto di locazione eventualmente stipulato, non legittima l’inibizione, da parte dell’amministrazione, della stipula del contratto. (4).

(1) Non risultano precedenti negli esatti termini 
(2) Conformi: Corte cost., 11 aprile 2019, n. 84; 1 giugno 2006, n. 214. 
(3) Conformi: T.a.r. per la Campania, sez. III, 28 dicembre 2022, n. 8128, secondo cui le regioni, avendo competenza legislativa in materia di turismo, possono prevedere che sia necessaria la s.c.i.a per la locazione a livello professionale di immobili per finalità turistica. 
(4) Non risultano precedenti negli esatti termini

 


Anno di pubblicazione:

2025

Materia:

REGIONE in genere e regioni a statuto ordinario

TURISMO

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri