Dopo le sentenze delle sezioni unite della Cassazione e della Corte di giustizia, il Consiglio di Stato conferma il contrasto con il diritto unionale delle proroghe delle concessioni demaniali marittime e la necessità di avviare le procedure di gara per assegnare le concessioni ormai scadute
Dopo le sentenze delle sezioni unite della Cassazione e della Corte di giustizia, il Consiglio di Stato conferma il contrasto con il diritto unionale delle proroghe delle concessioni demaniali marittime e la necessità di avviare le procedure di gara per assegnare le concessioni ormai scadute
Dopo le sentenze delle sezioni unite della Cassazione e della Corte di giustizia, il Consiglio di Stato conferma il contrasto con il diritto unionale delle proroghe delle concessioni demaniali marittime e la necessità di avviare le procedure di gara per assegnare le concessioni ormai scadute
Autorità garante della concorrenza e del mercato – Legittimazione al ricorso – Provvedimenti lesivi della concorrenza – Sussiste
L’interesse sostanziale, a tutela del quale l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) può ricorrere ai sensi dell’art. 21-bis della l. n. 287 del 1990, assume i connotati dell’interesse a un bene della vita, nella specie quello al corretto funzionamento del mercato, che trova tutela a livello unionale e costituzionale, e del quale l’AGCM, secondo la l. n. 287 del 1990, è, istituzionalmente, portatrice, avendo posizione qualificata e differenziata rispetto a quella degli attori del libero mercato. (1)
Giustizia amministrativa – Ricorso di primo grado – Improcedibilità - Presupposti
La declaratoria di improcedibilità di un ricorso deve fondarsi su una rigorosa indagine circa il venire meno dell’interesse alla decisione e non può tradursi in una lesione dell’interesse stesso fatto valere dal ricorrente, costituendo in questo caso una “falsa improcedibilità” (decisione solo apparente in rito) che costituisce una ipotesi di denegata giustizia. (2)
Beni pubblici – Demanio marittimo – Concessioni – Finalità turistico-ricreative –Disciplina nazionale – Proroghe o rinnovi automatici – Contrasto con il diritto dell’U.E. – Disapplicazione
Devono essere disapplicate perché contrastanti con l’art. 12 della direttiva 2006/123/CE e comunque con l’art. 49 del TFUE, tutte le disposizioni nazionali che hanno introdotto e continuano ad introdurre, con una sistematica violazione del diritto dell’Unione, le proroghe delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative e in particolare:
a) le disposizioni di proroga previste in via generalizzata e automatica, e ormai abrogate dall’art. 3, comma 5, della l. n. 118 del 2002 (art. 1, commi 682 e 683, della l. n. 145 del 2018;
art. 182, comma 2, del d.l. n. 34 del 2020, conv. in l. n. 77 del 2020; art. 100, comma 1, del d.l. n. 104 del 2020, conv. in l. n. 126 del 2020);
b) le più recenti proroghe introdotte dagli articoli 10-quater, comma 3 e 12, comma 6-sexies, del d.l. n. 198 del 2022, inseriti dalla legge di conversione n. 14 del 2023 e dall’art. 1, comma 8, della stessa l. n. 14 del 2023, che ha introdotto il comma 4-bis all’art. 4 della l. n. 118 del 2022;
c) l’art. l’art. 10-quater, comma 2, del d.l. n. 198 del 2023 nella parte in cui prevede che il tavolo tecnico in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali definisce i criteri tecnici per la sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenendo conto anche della “rilevanza economica transfrontaliera”, che non è un presupposto per l’applicazione dell’art. 12 della direttiva 2006/123/CE ma semmai, laddove non si applichi il menzionato art. 12, del solo art. 49 del TFUE. (3)
(1) Precedenti conformi: Cons. Stato, sez. VI, 1° marzo 2023, n. 2192.
(2) Precedenti conformi: Cons. Stato, sez. VI, 27 dicembre 2023, n. 11200, Cons. Stato, sez. VII, 10 agosto 2022, n. 7076, Cons. Stato, sez. VII, 10 agosto 2022, n. 1076.
(3) Precedenti conformi: Corte di giustizia Ue del 20 aprile 2023, C-348/22, Corte di giustizia Ue, 14 luglio 2016, C-458/14 e C-67/15, Cons. Stato, sez. VII, 30 aprile 2024, n. 3940, Cons. Stato, sez. VII, 2 maggio 2024, n. 3963, Cons. Stato, Ad. plen., n. 17 e 18 del 9 novembre 2021, oggetto di News UM n. 88 del 29 novembre 2021.
Precedenti difformi: da ultimo, T.a.r. per la Puglia, Lecce, sez. I, ord. 11 maggio 2022 n. 743, esitata negativamente da Corte di giustizia Ue 20 aprile 2023, C-348/22, T.a.r. per la Puglia, Lecce, n. 1223 e 1224 del 2 novembre 2023, riformate dalle sentenze del Consiglio di Stato oggetto della presente massima.
Anno di pubblicazione:
2024
Materia:
AUTORITÀ amministrative indipendenti, AUTORITÀ garante della concorrenza e del mercato
GIUSTIZIA amministrativa, RICORSO primo grado
BENI pubblici
Tipologia:
Focus di giurisprudenza e pareri