Il Consiglio di Stato ha reso un nuovo parere sullo schema di regolamento di riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo alla luce delle osservazioni del Consiglio di Stato sull'originario schema di regolamento

Il Consiglio di Stato ha reso un nuovo parere sullo schema di regolamento di riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo alla luce delle osservazioni del Consiglio di Stato sull'originario schema di regolamento


La Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali avevano  trasmesso al Consiglio di Stato uno schema di regolamento di riorganizzazione del Ministero a seguito del trasferimento allo stesso delle competenze nella funzione “turismo”.

Con un primo parere del 28 dicembre 2018, n. 2957, la Sezione Consultiva per gli atti normativi aveva manifestato perplessità esclusivamente circa la suddivisione e la declaratoria delle competenze tra il Dipartimento, le Direzioni Generali e gli Uffici, che non sembravano valorizzare sufficientemente la funzione portante del Ministero nella materia Turismo.

La Sezione aveva osservato che la suddivisione o l’accorpamento di competenze realizzato nella bozza di regolamento non presentavano carattere di razionalità e non valorizzavano sufficientemente la rilevanza strategica del Turismo nei confronti di tutte le amministrazioni pubbliche di settore, essendo essa una funzione trasversale di rilevante impatto economico, come osservato anche dalla Corte Costituzionale.

Il Ministero ha quindi  trasmesso un nuovo schema di parere aderendo all’invito formulato dalla Sezione di rivisitare il testo sottoposto all’esame alla luce delle osservazioni.

Il nuovo testo ha ricevuto un parere pienamente positivo, con alcune osservazioni e suggerimenti del tutto marginali. Il nuovo schema ha colto in pieno lo spirito espresso nel primo parere  ed ha accolto altresì tutti i suggerimenti e le osservazioni formulate dal Consiglio.

Il regolamento presenta oggi una struttura del MIPAA con compiti di cura degli interessi turistici a livello nazionale e trasversale e non settoriale, attribuita alla Direzione Generale per le Politiche del Turismo che si pone come vero e proprio luogo di governance delle funzioni relative alla materia turismo, fatte ovviamente salve quelle riservate dalla Costituzione alle Regioni, nei confronti anche di tutte le altre amministrazioni pubbliche.

La funzione turistica settoriale, inerente alla materia forestale e agroturistica, è invece attribuita a diversa Direzione Generale che ha così il compito di declinare settorialmente le politiche nazionali.

La Sezione ha colto l’occasione per auspicare che in tutte le amministrazioni pubbliche siano costituito un ufficio di raccordo con la Direzione Generale  per le politiche del turismo al fine di coordinare le azioni pubbliche nella materia in una sorta di struttura stellare che veda al centro la stessa Direzione generale. 


Anno di pubblicazione:

2019

Materia:

AMMINISTRAZIONE dello Stato

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri