Il dialogo tra le Corti e l’attuazione del diritto convenzionale nell'ordinamento interno. I Protocolli d’intesa tra la Corte europea dei diritti dell'uomo, la Corte di cassazione e il Consiglio di Stato

Il dialogo tra le Corti e l’attuazione del diritto convenzionale nell'ordinamento interno. I Protocolli d’intesa tra la Corte europea dei diritti dell'uomo, la Corte di cassazione e il Consiglio di Stato

16 nov 2017

ROMA, Palazzo Spada

Per molteplici ragioni, ormai da tempo, quando si parla di tutela dei diritti umani e fondamentali in Europa si evoca un sistema di diritto basato essenzialmente sulla giurisprudenza della Corte di giustizia UE e della Corte EDU.

Questo comporta la necessità, per gli interpreti e quindi i giudici nazionali, di acquisire il giusto metodo per leggere le sentenze di queste Corti, il che è particolarmente difficile per i giudici nazionali i cui ordinamenti sono di civil law – come il nostro ‒ visto che il metodo utilizzato dalle Corte europee per pervenire alle loro decisioni è più vicino a quello dei giudici degli ordinamenti di common law.

Negli ultimi venti anni, con l’intensificarsi del dialogo tra i Giudici nazionali e le Corti di Strasburgo e Lussemburgo tale problema è sentito con sempre maggiore intensità unitamente con l’esigenza di consentire alle stesse Corti di conoscere più da vicino e meglio comprendere il nostro ordinamento, che è molto complesso e strutturato.

Del resto, solo così l’approccio interpretativo della Corte EDU ‒ cui è dedicato questo incontro ‒ potrà portare ad un reale miglioramento, in termini di riconoscimento dei diritti fondamentali, del sistema nazionale, nel rispetto delle sue fondamentali caratteristiche quali delineate dalla nostra Costituzione.

E, proprio in quest’ottica, la Corte di cassazione ha di recente sottoscritto con la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo un protocollo di intesa volto a favorire il suddetto dialogo e analogo protocollo verrà firmato - proprio in occasione del presente seminario - dal Consiglio di Stato. I due Protocolli d’intesa hanno come obiettivo quello di ulteriormente approfondire ‒ dal punto di vista culturale e tecnico ‒ le tematiche comuni e di evidenziare i tratti e le peculiarità propri dei diversi settori dell’ordinamento nazionale, sia dal punto di vista sostanziale che processuale.

Nell’intento di rendere efficaci i suddetti Protocolli d’intesa, le Strutture formative del Consiglio di Stato e della Corte di cassazione hanno organizzato il presente incontro, che si propone di affrontare alcuni dei temi rispetto ai quali, al momento, si registrano le maggiori incertezze, sia sul piano dei punti di vista e delle soluzioni adottate dalle Corti, sia sul piano dell’attuazione nell’ordinamento nazionale delle sentenze della Corte EDU.

La prima sessione dell’incontro è principalmente dedicata a delineare ed aggiornare i principi che regolano i rapporti tra la giurisprudenza della Corte EDU e quelle del Consiglio di Stato e della Corte di cassazione ‒ grazie alle relazioni dei tre Presidenti di tali Organi giurisdizionali ‒ per poi approfondire, in particolare, il tema degli strumenti di attuazione del diritto convenzionale nell’ordinamento interno, con particolare riferimento ai giudizi definiti e a quelli ancora in itinere.

Questa prima sessione si svolgerà presso il Consiglio di Stato ed è specificamente destinata ai Presidenti e ai Consiglieri sia della Corte di cassazione sia del Consiglio di Stato nonché ai Magistrati in servizio presso la Procura generale della Corte di cassazione e ai Magistrati in servizio presso l’Ufficio del Massimario e del Ruolo, ma è aperta alla partecipazione a tutti i Magistrati ordinari e amministrativi del merito, agli avvocati, ai docenti universitari, agli stagisti e ad ogni altro interessato.

Nella seconda sessione si intende effettuare un confronto “sul campo” tra il Primo Presidente, gli altri Presidenti e i Consiglieri sia della Corte di cassazione sia del Consiglio di Stato nonché i Magistrati in servizio presso la Procura generale della Corte di cassazione e i Magistrati in servizio presso l’Ufficio del Massimario e del Ruolo e il Presidente della Corte EDU, alcuni Giudici della stessa Corte nonché alcuni Giuristi che lavorano presso la Divisione italiana della Corte EDU, onde analizzare le maggiori criticità che si vanno evidenziando nei rapporti fra sistema interno e CEDU, specialmente su alcune tra le questioni più ricorrenti, che siano di interesse comune per la giurisdizione ordinaria e per quella amministrativa. E precisamente: a) il giusto processo tra ordinamento nazionale e ordinamento convenzionale; b) la Convenzione EDU e lo straniero, con particolare riferimento alla tutela della vita familiare; c) espropriazione, acquisizione sanante ed indennità di esproprio alla luce della giurisprudenza della Corte EDU.

In tale seconda giornata ‒ che si svolge presso la Corte di cassazione ‒ ci si propone di affrontare i diversi argomenti in modo dialogico e con un taglio “pratico”. Pertanto, si ritiene più utile limitarne la partecipazione alle suddette categorie di Magistrati, dalle quali maggiormente dipende l’attuazione dei suddetti Protocolli d’intesa.

ATTI DEL CONVEGNO

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