Archivio In Evidenza

    {"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 285550, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-10-08 16:15:11.0", "modifiedDate": "2019-02-13 17:45:50.0", "classNameId": 31701, "classPK": 285548, "classUuid": "68fb19fd-a2f0-1ac4-679c-c2a0c48b8ff3", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-10-08 16:10:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Divieto, in Umbria, di recinzione nelle zone agricole", "description": "", "summary": "", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

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  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 281544, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-10-04 15:11:09.0", "modifiedDate": "2023-10-24 15:56:49.989", "classNameId": 31701, "classPK": 281542, "classUuid": "a85823aa-7716-4b8f-deba-e60cefae3037", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-10-04 15:07:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Estinzione del diritto di prelazione spettante allo Stato per possesso ventennale ad usucapionem di un bene immobile soggetto a prelazione storico", "description": "<p>Il possesso ventennale ad usucapionem di un bene immobile soggetto a prelazione storico artistica non estingue il diritto di prelazione spettante allo Stato in base ad un precedente atto di alienazione non denunciato, se non sia stato esercitato secondo modalità confliggenti con il diritto di prelazione stesso (1).</p>", "summary": "<p>Il possesso ventennale ad usucapionem di un bene immobile soggetto a prelazione storico artistica non estingue il diritto di prelazione spettante allo Stato in base ad un precedente atto di alienazione non denunciato, se non sia stato esercitato secondo modalità confliggenti con il diritto di prelazione stesso (1).</p>", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 281240, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-10-03 15:57:35.0", "modifiedDate": "2023-10-25 12:26:27.819", "classNameId": 31701, "classPK": 281238, "classUuid": "14f57923-92a3-7311-3262-21b02c6ff6e3", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-10-03 15:52:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "L’Adunanza plenaria pronuncia ancora sui casi dell’annullamento con rinvio al giudice di primo grado", "description": "<p>L’art. 105, comma 1, c.p.a. indica talune specifiche categorie inderogabili di casi d’annullamento con rinvio, ognuna delle quali è implementabile nel suo specifico ambito dalla giurisprudenza attraverso una rigorosa interpretazione sistematica del testo vigente del Codice, senza possibilità alcuna di pervenire o di tendere alla creazione surrettizia d’una nuova categoria (e, dunque, d’una nuova norma processuale) o, peggio, all’arbitraria interpretazione motivata senza passare al previo vaglio del Giudice delle leggi, dalla prevalenza del solo principio del doppio grado di giudizio rispetto ad altri parametri costituzionali (1). La nuova nomenclatura contenuta nel vigente art. 105 c.p.a. non ammette tout court l’erronea declaratoria d’inammissibilità del ricorso per difetto di interesse quale sussumibile nella categoria della lesione dei diritti della difesa, sol perché su talune questioni di merito non si attua il doppio grado di giudizio; per contro, l’annullamento della sentenza con rinvio al primo Giudice può conseguire solo a fronte di evidenti ed irrimediabili patologie del complesso della motivazione e non di singole distonie tra il chiesto e il pronunciato, ossia a fronte di quei, per vero, marginali casi in cui è inutilizzabile il decisum (che ridonda quindi nella nullità della sentenza) e sono stati conculcati i diritti di difesa di tutte le parti, P.A. inclusa (1). E’ sempre possibile, in linea di principio, riconoscere al Giudice d’appello il potere di sindacare il contenuto della motivazione dell’impugnata sentenza, affinché si possa riqualificare il dispositivo delle sentenze in rito ex art. 35, comma 1, c.p.a., ove s’accerti la patologica eversione del Giudice di prime cure dall’obbligo della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato (art. 112 c.p.c.) o dall’obbligo di motivazione (artt. 74 e 88 c.p.a.) – trattandosi, com’è noto, di vicende che impingono sulla struttura inderogabile ed essenziale della sentenza, rispetto all’oggetto del processo –, a condizione, però, che tale patologia, foss’anche per evidenti errori sui fatti di causa tali da alterare la stessa possibilità di difesa delle parti, investa il complesso della motivazione stessa e non una sola sua parte (invece emendabile nei modi ordinari) o, peggio, il punto di diritto affermato (specie se questo, al di là della precisione semantica o d’una buona forma espositiva, sia fedele agli indirizzi consolidati o prevalenti della giurisprudenza di questo Consiglio); è evidente che dette ultime ipotesi costituiscano, ovviamente alle condizioni testé evidenziate, tanto una lesione dei diritti della difesa sostanziale delle parti nel grado di riferimento, quanto una vicenda di nullità della sentenza ed implicano, per forza di cose, l’annullamento con rinvio ex art. 105, comma 1, c.p.a. (1).</p>", "summary": "<p>L’art. 105, comma 1, c.p.a. indica talune specifiche categorie inderogabili di casi d’annullamento con rinvio, ognuna delle quali è implementabile nel suo specifico ambito dalla giurisprudenza attraverso una rigorosa interpretazione sistematica del testo vigente del Codice, senza possibilità alcuna di pervenire o di tendere alla creazione surrettizia d’una nuova categoria (e, dunque, d’una nuova norma processuale) o, peggio, all’arbitraria interpretazione motivata senza passare al previo vaglio del Giudice delle leggi, dalla prevalenza del solo principio del doppio grado di giudizio rispetto ad altri parametri costituzionali (1). La nuova nomenclatura contenuta nel vigente art. 105 c.p.a. non ammette tout court l’erronea declaratoria d’inammissibilità del ricorso per difetto di interesse quale sussumibile nella categoria della lesione dei diritti della difesa, sol perché su talune questioni di merito non si attua il doppio grado di giudizio; per contro, l’annullamento della sentenza con rinvio al primo Giudice può conseguire solo a fronte di evidenti ed irrimediabili patologie del complesso della motivazione e non di singole distonie tra il chiesto e il pronunciato, ossia a fronte di quei, per vero, marginali casi in cui è inutilizzabile il decisum (che ridonda quindi nella nullità della sentenza) e sono stati conculcati i diritti di difesa di tutte le parti, P.A. inclusa (1). E’ sempre possibile, in linea di principio, riconoscere al Giudice d’appello il potere di sindacare il contenuto della motivazione dell’impugnata sentenza, affinché si possa riqualificare il dispositivo delle sentenze in rito ex art. 35, comma 1, c.p.a., ove s’accerti la patologica eversione del Giudice di prime cure dall’obbligo della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato (art. 112 c.p.c.) o dall’obbligo di motivazione (artt. 74 e 88 c.p.a.) – trattandosi, com’è noto, di vicende che impingono sulla struttura inderogabile ed essenziale della sentenza, rispetto all’oggetto del processo –, a condizione, però, che tale patologia, foss’anche per evidenti errori sui fatti di causa tali da alterare la stessa possibilità di difesa delle parti, investa il complesso della motivazione stessa e non una sola sua parte (invece emendabile nei modi ordinari) o, peggio, il punto di diritto affermato (specie se questo, al di là della precisione semantica o d’una buona forma espositiva, sia fedele agli indirizzi consolidati o prevalenti della giurisprudenza di questo Consiglio); è evidente che dette ultime ipotesi costituiscano, ovviamente alle condizioni testé evidenziate, tanto una lesione dei diritti della difesa sostanziale delle parti nel grado di riferimento, quanto una vicenda di nullità della sentenza ed implicano, per forza di cose, l’annullamento con rinvio ex art. 105, comma 1, c.p.a. (1).</p>", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

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  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 275149, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-26 18:37:53.0", "modifiedDate": "2023-10-24 17:01:03.015", "classNameId": 31701, "classPK": 275147, "classUuid": "d4df3213-1629-3c3f-876b-74d96312a9da", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-18 18:33:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Presupposti per il permesso in deroga", "description": "<p>Il permesso in deroga di cui all’art. 5, commi 9 e ss., del c.d. Decreto sviluppo (d.l. n. 70 del 2011), è ammesso solo laddove gli “edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione ovvero da rilocalizzare” si collochino in “aree urbane degradate”: la valutazione in ordine alla natura “degradata” dell’area è connotata da ampia discrezionalità tecnica sindacabile solo in presenza di profili di macroscopica illogicità, irragionevolezza o di travisamento del fatto (1)</p>", "summary": "<p>Il permesso in deroga di cui all’art. 5, commi 9 e ss., del c.d. Decreto sviluppo (d.l. n. 70 del 2011), è ammesso solo laddove gli “edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione ovvero da rilocalizzare” si collochino in “aree urbane degradate”: la valutazione in ordine alla natura “degradata” dell’area è connotata da ampia discrezionalità tecnica sindacabile solo in presenza di profili di macroscopica illogicità, irragionevolezza o di travisamento del fatto (1)</p>", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 272688, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-25 10:06:58.0", "modifiedDate": "2023-10-21 13:40:57.066", "classNameId": 31701, "classPK": 272686, "classUuid": "51264846-8b18-8902-7107-c6bd4a28facb", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-13 10:03:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Conferimento di incarico di Responsabile della protezione dei dati personali", "description": "<p>In sede di conferimento, ai sensi dell’art. 7, d.lgs. n. 165 del 2001, dell’incarico di “responsabile della protezione dei dati personali” (D.P.O.), la certificazione di Auditor/Lead Auditor per i Sistemi di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni, secondo la norma ISO/IEC/27001, non può costituire titolo abilitante ai fini dell’assunzione e dello svolgimento delle relative funzioni, il cui esercizio presuppone la minuziosa conoscenza e l’applicazione del Regolamento UE 2016/679 (G.D.P.R.) e della complessiva disciplina di settore; ne consegue che la certificazione in parola non può costituire requisito di ammissione alla selezione indetta (nel caso di specie, da un’azienda sanitaria) per il conferimento del suddetto incarico, né tanto meno assurgere, in tale contesto, a titolo equipollente al diploma di laurea richiesto (segnatamente in giurisprudenza, ovvero in informatica o in ingegneria informatica), proprio perché essa non inquadra la specifica funzione di garanzia, coessenziale all’esercizio dei compiti assegnati dalla normativa euro-unitaria al responsabile della protezione dei dati personali, il cui nucleo essenziale ed irriducibile non può che qualificarsi come eminentemente giuridico, in quanto polarizzato attorno alla necessità di tutelare il diritto fondamentale dell’individuo alla protezione dei dati personali, indipendentemente dalla qualificazione soggettiva del titolare delle informazioni, dalle modalità della loro propagazione e dalle forme di utilizzo (1).</p>", "summary": "<p>In sede di conferimento, ai sensi dell’art. 7, d.lgs. n. 165 del 2001, dell’incarico di “responsabile della protezione dei dati personali” (D.P.O.), la certificazione di Auditor/Lead Auditor per i Sistemi di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni, secondo la norma ISO/IEC/27001, non può costituire titolo abilitante ai fini dell’assunzione e dello svolgimento delle relative funzioni, il cui esercizio presuppone la minuziosa conoscenza e l’applicazione del Regolamento UE 2016/679 (G.D.P.R.) e della complessiva disciplina di settore; ne consegue che la certificazione in parola non può costituire requisito di ammissione alla selezione indetta (nel caso di specie, da un’azienda sanitaria) per il conferimento del suddetto incarico, né tanto meno assurgere, in tale contesto, a titolo equipollente al diploma di laurea richiesto (segnatamente in giurisprudenza, ovvero in informatica o in ingegneria informatica), proprio perché essa non inquadra la specifica funzione di garanzia, coessenziale all’esercizio dei compiti assegnati dalla normativa euro-unitaria al responsabile della protezione dei dati personali, il cui nucleo essenziale ed irriducibile non può che qualificarsi come eminentemente giuridico, in quanto polarizzato attorno alla necessità di tutelare il diritto fondamentale dell’individuo alla protezione dei dati personali, indipendentemente dalla qualificazione soggettiva del titolare delle informazioni, dalle modalità della loro propagazione e dalle forme di utilizzo (1).</p>", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 4, "ctCollectionId": 0, "entryId": 272658, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-25 09:32:10.0", "modifiedDate": "2023-10-19 14:46:21.689", "classNameId": 31701, "classPK": 272656, "classUuid": "2affcd81-4012-2ecf-b690-c06636c9a4e4", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-07-18 09:28:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Affidamento del servizio di responsabile della protezione dei dati personali", "description": "<p>E’ illegittimo il provvedimento con il quale la stazione appaltante (nella fattispecie, un’azienda sanitaria) ha avviato la procedura per l’affidamento, mediante procedura negoziata, del servizio di “responsabile della protezione dei dati personali” (D.P.O., Data Protection Officer) previsto dall’art. 37 del Regolamento UE 2016/679 (G.D.P.R.), allorché, in contrasto con le indicazioni contenute nel par. 5.1.4 delle Linee Guida ANAC n. 4 (deliberazione n. 206 del 2018), non sia stata data pubblicità alla fase preliminare di esplorazione del mercato, con conseguente violazione dell’art. di cui all’art. art. 36, comma 2, lett. b), d.lgs. n. 50 del 2016, così da precludere la più ampia partecipazione degli operatori e la selezione di soggetti titolari di effettiva conoscenza specialistica della normativa e delle prassi in materia di protezione dei dati (1).</p>", "summary": "<p>E’ illegittimo il provvedimento con il quale la stazione appaltante (nella fattispecie, un’azienda sanitaria) ha avviato la procedura per l’affidamento, mediante procedura negoziata, del servizio di “responsabile della protezione dei dati personali” (D.P.O., Data Protection Officer) previsto dall’art. 37 del Regolamento UE 2016/679 (G.D.P.R.), allorché, in contrasto con le indicazioni contenute nel par. 5.1.4 delle Linee Guida ANAC n. 4 (deliberazione n. 206 del 2018), non sia stata data pubblicità alla fase preliminare di esplorazione del mercato, con conseguente violazione dell’art. di cui all’art. art. 36, comma 2, lett. b), d.lgs. n. 50 del 2016, così da precludere la più ampia partecipazione degli operatori e la selezione di soggetti titolari di effettiva conoscenza specialistica della normativa e delle prassi in materia di protezione dei dati (1).</p>", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 272357, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-24 18:50:47.0", "modifiedDate": "2023-10-23 13:54:24.724", "classNameId": 31701, "classPK": 272355, "classUuid": "cd337d73-c38e-80fb-13d2-673e9d716e80", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-21 18:48:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Vendita all’ingrosso e al dettaglio di medicinali da parte del farmacista autorizzato al commercio all’ingrosso", "description": "<p>Anche dopo il processo di liberalizzazione del settore farmaceutico, il farmacista, una volta autorizzato al commercio all’ingrosso può ritenersi legittimato ad operare nella duplice veste di grossista e di dettagliante ma utilizzando codici diversi a garanzia della trasparenza delle vendite per evitare vendite su mercati paralleli e a garanzia anche della salute pubblica (1).</p>", "summary": "<p>Anche dopo il processo di liberalizzazione del settore farmaceutico, il farmacista, una volta autorizzato al commercio all’ingrosso può ritenersi legittimato ad operare nella duplice veste di grossista e di dettagliante ma utilizzando codici diversi a garanzia della trasparenza delle vendite per evitare vendite su mercati paralleli e a garanzia anche della salute pubblica (1).</p>", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 271658, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-24 09:35:00.0", "modifiedDate": "2019-02-02 10:38:00.0", "classNameId": 31701, "classPK": 271656, "classUuid": "536b53b9-929d-dad7-114c-5a8d30d62676", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-14 09:31:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Appello cumulativo: condizioni di ammissibilità", "description": "E’ ammissibile l’appello c.d. cumulativo se le sentenze impugnate hanno lo stesso contenuto siano pronunziate fra le stesse parti (1).", "summary": "E’ ammissibile l’appello c.d. cumulativo se le sentenze impugnate hanno lo stesso contenuto siano pronunziate fra le stesse parti (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 269375, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-22 08:31:12.0", "modifiedDate": "2023-03-16 14:45:18.0", "classNameId": 31701, "classPK": 269373, "classUuid": "cc163ee4-f7ae-9827-e46f-3589ce4b7fcd", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-20 08:27:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Prevenzione antimafia e società a conduzione familiare", "description": "La società a conduzione familiare assume particolare rilievo nell’ambito della prevenzione antimafia, poiché proprio quando dietro la singola realtà d’impresa vi è un nucleo familiare particolarmente compatto e coeso è statisticamente più facile che coloro i quali sono apparentemente al di fuori delle singole realtà aziendali possono curarne (o continuare a curarne la gestione) e, comunque interferire in quest’ultima facendo leva sui più stretti congiunti; proprio il nucleo familiare “allargato”, ma unito nel curare gli “affari” di famiglia, è uno degli strumenti di cui più frequentemente si serve la criminalità organizzata di stampo mafioso per la penetrazione legale nell’economia (1).", "summary": "La società a conduzione familiare assume particolare rilievo nell’ambito della prevenzione antimafia, poiché proprio quando dietro la singola realtà d’impresa vi è un nucleo familiare particolarmente compatto e coeso è statisticamente più facile che coloro i quali sono apparentemente al di fuori delle singole realtà aziendali possono curarne (o continuare a curarne la gestione) e, comunque interferire in quest’ultima facendo leva sui più stretti congiunti; proprio il nucleo familiare “allargato”, ma unito nel curare gli “affari” di famiglia, è uno degli strumenti di cui più frequentemente si serve la criminalità organizzata di stampo mafioso per la penetrazione legale nell’economia (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 268414, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-19 17:49:28.0", "modifiedDate": "2023-10-25 13:52:22.582", "classNameId": 31701, "classPK": 268412, "classUuid": "338cc6bd-8f1a-2481-77c1-717861b599f8", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-19 17:47:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Il Consiglio di Stato ha reso il parere sulle modifiche e integrazioni al decreto concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco", "description": "", "summary": "", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 267363, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32240, "userName": "redattore 07", "createDate": "2018-09-19 10:08:10.0", "modifiedDate": "2023-10-25 11:30:34.437", "classNameId": 31701, "classPK": 267361, "classUuid": "777840ab-f867-cf1d-5c98-d073aa9937c3", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-19 10:05:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Il Consiglio di Stato ha reso parere favorevole sulle modifiche e integrazioni al decreto in materia di revisione dei ruoli delle forze di polizia", "description": "", "summary": "", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 263222, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-15 10:50:53.0", "modifiedDate": "2023-03-16 14:46:00.0", "classNameId": 31701, "classPK": 263220, "classUuid": "4b04af68-652c-fd1a-4dad-2660b0b03220", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-15 10:35:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Interdittiva antimafia e condizionamento mafioso per la presenza anche di un solo dipendente “infiltrato”", "description": "Il condizionamento mafioso, che porta all’interdittiva, può derivare dalla presenza di soggetti che non svolgono ruoli apicali all’interno della società, ma siano o figurino come meri dipendenti, entrati a far parte dell’impresa senza alcun criterio selettivo e filtri preventivi; il condizionamento mafioso si può desumere anche dalla presenza di un solo dipendente “infiltrato”, del quale la mafia si serva per controllare o guidare dall’esterno l’impresa, nonché dall’assunzione o dalla presenza di dipendenti aventi precedenti legati alla criminalità organizzata, nonostante non ermergano specifici riscontri oggetti sull’influenza nelle scelte dell’impresa; le imprese possono effettuare liberamente le assunzioni quando non intendono avere rapporto con le pubbliche amministrazioni: ove intendano avere, invece, tali rapporti devono vigilare affinché nella loro organizzazione non vi siano dipendenti contigui al mondo della criminalità organizzata (1).", "summary": "Il condizionamento mafioso, che porta all’interdittiva, può derivare dalla presenza di soggetti che non svolgono ruoli apicali all’interno della società, ma siano o figurino come meri dipendenti, entrati a far parte dell’impresa senza alcun criterio selettivo e filtri preventivi; il condizionamento mafioso si può desumere anche dalla presenza di un solo dipendente “infiltrato”, del quale la mafia si serva per controllare o guidare dall’esterno l’impresa, nonché dall’assunzione o dalla presenza di dipendenti aventi precedenti legati alla criminalità organizzata, nonostante non ermergano specifici riscontri oggetti sull’influenza nelle scelte dell’impresa; le imprese possono effettuare liberamente le assunzioni quando non intendono avere rapporto con le pubbliche amministrazioni: ove intendano avere, invece, tali rapporti devono vigilare affinché nella loro organizzazione non vi siano dipendenti contigui al mondo della criminalità organizzata (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 2, "ctCollectionId": 0, "entryId": 259964, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-13 16:36:55.0", "modifiedDate": "2023-10-25 11:55:18.888", "classNameId": 31701, "classPK": 259962, "classUuid": "7321cb3d-6e5e-8923-84ae-098d65ead197", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-13 16:34:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Il Consiglio di Stato si è espresso sul quesito posto dal Senato sul regime dei vitalizi spettanti agli ex Senatori", "description": "", "summary": "", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}

  • {"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 259837, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2018-09-13 13:20:19.0", "modifiedDate": "2018-09-13 13:20:19.0", "classNameId": 31701, "classPK": 259835, "classUuid": "fb5d7581-8f1f-2524-b6c8-7e769d2c5bae", "classTypeId": 34346, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2018-09-13 13:16:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Neri, Il “bene della vita” è tutto nel diritto amministrativo, 13 settembre 2018", "description": "", "summary": "", "url": "", "layoutUuid": "33bdc4f9-421a-97bb-e0b7-c78a66344295", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}