{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1099503, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-24 10:49:01.0", "modifiedDate": "2019-04-24 10:51:16.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1099501, "classUuid": "d576ded3-2b1f-2ebf-8309-c4b9700eb89b", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-24 10:44:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Esclusione di liste elettorali dalle elezioni europee per contrassegno con simbolo identificativo di altra lista", "description": "E’ legittima l’esclusione dalla competizione elettorali europee del 26 maggio 2019 di una lista elettorale che intendeva usare nel proprio contrassegno un simbolo che ormai identificava da anni, per l’elettorato, un’altra formazione politica, tradizionalmente presente sia nel Parlamento nazionale che in quello europeo (1).", "summary": "E’ legittima l’esclusione dalla competizione elettorali europee del 26 maggio 2019 di una lista elettorale che intendeva usare nel proprio contrassegno un simbolo che ormai identificava da anni, per l’elettorato, un’altra formazione politica, tradizionalmente presente sia nel Parlamento nazionale che in quello europeo (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1097759, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-23 14:45:50.0", "modifiedDate": "2019-04-23 14:45:51.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1097757, "classUuid": "845d74bb-35f9-841d-49ea-c0a68c11368f", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-23 14:42:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Giurisdizione del giudice ordinario sui provvedimenti prefettizi di iscrizione del trasferimento sede legale associazione", "description": "Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario la controversia avente ad oggetto il diniego di iscrizione del trasferimento della sede legale di una Associazione, opposto dal Prefetto per la pendenza del giudizio proposto avverso la revoca della messa in liquidazione, con conseguente rinnovo delle cariche sociali e deliberazione in ordine al trasferimento della sede legale, essendo fatta valere in giudizio è una posizione giuridica di diritto soggettivo (1).", "summary": "Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario la controversia avente ad oggetto il diniego di iscrizione del trasferimento della sede legale di una Associazione, opposto dal Prefetto per la pendenza del giudizio proposto avverso la revoca della messa in liquidazione, con conseguente rinnovo delle cariche sociali e deliberazione in ordine al trasferimento della sede legale, essendo fatta valere in giudizio è una posizione giuridica di diritto soggettivo (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1097984, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-23 13:09:43.0", "modifiedDate": "2023-02-24 12:22:01.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1097982, "classUuid": "72b89c13-fe17-7c34-11eb-2e8b056a445a", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-23 13:02:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Rapporti tra accesso ai documenti ordinario e civico nel settore degli appalti con riferimento agli atti della fase esecutiva", "description": "Nei rapporti tra accesso ai documenti ordinario e accesso civico nel settore degli appalti, per quanto riguarda dati, informazioni e documenti inerenti la fase esecutiva, successiva all’aggiudicazione del contratto di appalto, caratterizzata da rapporti paritari, l’interesse della ex partecipante alla gara può configurarsi solo nel rispetto delle condizioni e dei limiti dell’accesso ordinario; va quindi escluso l’accesso civico esercitato dal concorrente relativamente agli atti della fase di esecuzione del contratto sull’art. 140, d.lgs. n. 163 del 2006, in base al quale, in caso di fallimento o di liquidazione coatta e concordato preventivo, ovvero in caso di risoluzione del contratto, le stazioni appaltanti potranno interpellare i soggetti che hanno partecipato alla originaria procedura di gara, al fine di stipulare un nuovo contratto; non sussistendo alcuna ipotesi di risoluzione per inadempimento o di recesso dal contratto che possa giustificare il ricorso all’interpello previsto dalla norma, l’istanza si traduce in un’indagine esplorativa tesa alla ricerca di una qualche condotta inadempiente dell’attuale aggiudicataria, di per sé inammissibile, non risultando da alcuna fonte di provenienza delle amministrazioni interessate, né avendo la ricorrente altrimenti fornito alcun elemento o indicato concrete circostanze in tal senso, la sussistenza di qualsivoglia inadempimento dell’aggiudicatario nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali.", "summary": "Nei rapporti tra accesso ai documenti ordinario e accesso civico nel settore degli appalti, per quanto riguarda dati, informazioni e documenti inerenti la fase esecutiva, successiva all’aggiudicazione del contratto di appalto, caratterizzata da rapporti paritari, l’interesse della ex partecipante alla gara può configurarsi solo nel rispetto delle condizioni e dei limiti dell’accesso ordinario; va quindi escluso l’accesso civico esercitato dal concorrente relativamente agli atti della fase di esecuzione del contratto sull’art. 140, d.lgs. n. 163 del 2006, in base al quale, in caso di fallimento o di liquidazione coatta e concordato preventivo, ovvero in caso di risoluzione del contratto, le stazioni appaltanti potranno interpellare i soggetti che hanno partecipato alla originaria procedura di gara, al fine di stipulare un nuovo contratto; non sussistendo alcuna ipotesi di risoluzione per inadempimento o di recesso dal contratto che possa giustificare il ricorso all’interpello previsto dalla norma, l’istanza si traduce in un’indagine esplorativa tesa alla ricerca di una qualche condotta inadempiente dell’attuale aggiudicataria, di per sé inammissibile, non risultando da alcuna fonte di provenienza delle amministrazioni interessate, né avendo la ricorrente altrimenti fornito alcun elemento o indicato concrete circostanze in tal senso, la sussistenza di qualsivoglia inadempimento dell’aggiudicatario nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali.", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1095960, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-20 11:33:35.0", "modifiedDate": "2019-04-20 11:33:36.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1095958, "classUuid": "83dd7f32-0107-70de-532c-4c554e6af817", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-18 11:29:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Spazi pubblici per propaganda politica ed elettorale", "description": "Nel caso in cui un privato richieda la concessione di spazi pubblici per propaganda politica ed elettorale, non appare irragionevole che l’amministrazione comunale richieda, al fine di valutare la meritevolezza dell’interesse dedotto, una dichiarazione di impegno al rispetto dei valori costituzionali e, in particolare, di ripudio del fascismo e nazismo e di adesione ai valori dell’antifascismo, e ciò anche al fine dell’eventuale revoca della concessione in caso di violazione dell’impegno assunto (1).", "summary": "Nel caso in cui un privato richieda la concessione di spazi pubblici per propaganda politica ed elettorale, non appare irragionevole che l’amministrazione comunale richieda, al fine di valutare la meritevolezza dell’interesse dedotto, una dichiarazione di impegno al rispetto dei valori costituzionali e, in particolare, di ripudio del fascismo e nazismo e di adesione ai valori dell’antifascismo, e ciò anche al fine dell’eventuale revoca della concessione in caso di violazione dell’impegno assunto (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1096013, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-19 09:39:04.0", "modifiedDate": "2019-04-19 09:39:04.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1096011, "classUuid": "71491ddf-06be-0ccb-86b5-98304b02bebf", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-18 09:35:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Limiti ai poteri del giudice amministrativo in sede di ottemperanza di sentenza del giudice ordinario", "description": "E’ inammissibile il giudizio di ottemperanza di una sentenza del giudice ordinario che ordini l’assunzione di un soggetto presso un ente (nel caso di specie AgID), volto a far valere la violazione del giudicato in quanto l’assunzione sarebbe intervenuta con una decorrenza e un inquadramento errato, qualora per determinare l’esatto inquadramento e decorrenza sarebbero necessarie valutazioni di merito attribuite al competente giudice di cognizione (1).", "summary": "E’ inammissibile il giudizio di ottemperanza di una sentenza del giudice ordinario che ordini l’assunzione di un soggetto presso un ente (nel caso di specie AgID), volto a far valere la violazione del giudicato in quanto l’assunzione sarebbe intervenuta con una decorrenza e un inquadramento errato, qualora per determinare l’esatto inquadramento e decorrenza sarebbero necessarie valutazioni di merito attribuite al competente giudice di cognizione (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1095393, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-19 09:08:20.0", "modifiedDate": "2023-02-24 12:00:44.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1095391, "classUuid": "70b761d4-3a88-84fc-9dc5-f4bd8999ec21", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-17 09:03:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Alla Corte di Giustizia il recupero degli aiuti di Stato c.d. abusivi", "description": "Sono rimesse alla Corte di Giustizia Ue le questioni se l’art. 16 del Regolamento (CE) n. 659/1999/CE, del 22 marzo 1999 (“Regolamento del Consiglio Recante modalità di applicazione dell'articolo 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea”), applicabile ratione temporis, il quale stabilisce che «Fatto salvo l'art. 23, la Commissione può, nei casi di aiuti attuati in modo abusivo, avviare il procedimento d'indagine formale di cui all'art. 4, paragrafo 4. Si applicano, per quanto compatibili, gli artt. 6, 7, 9, 10, 11, par. 1, 12, 13, 14 e 15», deve essere interpretato nel senso che una preliminare decisione di recupero deve essere adottata dalla Commissione Europea anche nei casi di aiuti attuati in modo abusivo (fatta salva la facoltà della medesima Commissione di adire direttamente la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ai sensi dell’articolo 23 del regolamento n. 659/1999/CE); in caso di risposta negativa al precedente quesito, se l’art. 16 del regolamento n. 659/1999/CE del 22 marzo 1999, debba essere dichiarato invalido per la violazione dell’art. 108, paragrafo 2, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (già art. 88, paragrafo 2, del Trattato CE); se i paragrafi 1 e 2 dell’art. 9 del regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione, del 21 aprile 2004 (recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999), come modificato dal regolamento (CE) della Commissione, n. 271/2008, del 30 gennaio 2008, devono essere interpretati nel senso che il tasso di interesse ivi previsto per la restituzione degli aiuti di Stato incompatibili ed illegittimi si applica anche nel caso di recupero di aiuti di stato approvati con decisione condizionale e attuati in modo abusivo per il verificarsi della condizione prevista in tema di aiuti di stato (si trattava di contributi per la realizzazione della banda larga in zone rurali della Sardegna) approvati dalla Commissione Europea con “decisone condizionale”, cioè soggetta a condizioni e obblighi. Con l’ordinanza è stato disposto il rinvio pregiudiziale alla C.G.U.E. essenzialmente per stabilire se il recupero degli aiuti di stato attuati in modo abusivo [ossia, attuati in violazione della “decisione condizionale”] può essere deciso autonomamente dal singolo Stato membro oppure occorra pur sempre una preliminare decisione di recupero della Commissione; inoltre, per stabilire quale tasso di interesse applicare (1).", "summary": "Sono rimesse alla Corte di Giustizia Ue le questioni se l’art. 16 del Regolamento (CE) n. 659/1999/CE, del 22 marzo 1999 (“Regolamento del Consiglio Recante modalità di applicazione dell'articolo 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea”), applicabile ratione temporis, il quale stabilisce che «Fatto salvo l'art. 23, la Commissione può, nei casi di aiuti attuati in modo abusivo, avviare il procedimento d'indagine formale di cui all'art. 4, paragrafo 4. Si applicano, per quanto compatibili, gli artt. 6, 7, 9, 10, 11, par. 1, 12, 13, 14 e 15», deve essere interpretato nel senso che una preliminare decisione di recupero deve essere adottata dalla Commissione Europea anche nei casi di aiuti attuati in modo abusivo (fatta salva la facoltà della medesima Commissione di adire direttamente la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ai sensi dell’articolo 23 del regolamento n. 659/1999/CE); in caso di risposta negativa al precedente quesito, se l’art. 16 del regolamento n. 659/1999/CE del 22 marzo 1999, debba essere dichiarato invalido per la violazione dell’art. 108, paragrafo 2, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (già art. 88, paragrafo 2, del Trattato CE); se i paragrafi 1 e 2 dell’art. 9 del regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione, del 21 aprile 2004 (recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999), come modificato dal regolamento (CE) della Commissione, n. 271/2008, del 30 gennaio 2008, devono essere interpretati nel senso che il tasso di interesse ivi previsto per la restituzione degli aiuti di Stato incompatibili ed illegittimi si applica anche nel caso di recupero di aiuti di stato approvati con decisione condizionale e attuati in modo abusivo per il verificarsi della condizione prevista in tema di aiuti di stato (si trattava di contributi per la realizzazione della banda larga in zone rurali della Sardegna) approvati dalla Commissione Europea con “decisone condizionale”, cioè soggetta a condizioni e obblighi. Con l’ordinanza è stato disposto il rinvio pregiudiziale alla C.G.U.E. essenzialmente per stabilire se il recupero degli aiuti di stato attuati in modo abusivo [ossia, attuati in violazione della “decisione condizionale”] può essere deciso autonomamente dal singolo Stato membro oppure occorra pur sempre una preliminare decisione di recupero della Commissione; inoltre, per stabilire quale tasso di interesse applicare (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1094611, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-18 15:08:27.0", "modifiedDate": "2019-04-18 15:08:27.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1094609, "classUuid": "6e11161f-40c5-4258-a349-40e880a9a2ba", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-12 15:03:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Impugnabilità del verbale d’inottemperanza all’ordine di demolizione", "description": "Il verbale di accertamento dell’inottemperanza all’ordine di demolizione non è autonomamente impugnabile posta la sua natura di atto meramente ricognitivo privo di valore provvedimentale e di efficacia lesiva.
Il verbale con cui la Polizia municipale dà atto della restituzione del bene dissequestrato al Sindaco del Comune, in esecuzione della sentenza penale di condanna, è privo di valore provvedimentale, non essendo collegabile ad un potere amministrativo la cui cognizione è devoluta al giudice G.A. in base all’art. 7 c.p.a., cosicché nei confronti dell’attività ad esso sottesa la tutela dell’interessato è esperibile davanti al Giudice ordinario (1).", "summary": "Il verbale di accertamento dell’inottemperanza all’ordine di demolizione non è autonomamente impugnabile posta la sua natura di atto meramente ricognitivo privo di valore provvedimentale e di efficacia lesiva.
Il verbale con cui la Polizia municipale dà atto della restituzione del bene dissequestrato al Sindaco del Comune, in esecuzione della sentenza penale di condanna, è privo di valore provvedimentale, non essendo collegabile ad un potere amministrativo la cui cognizione è devoluta al giudice G.A. in base all’art. 7 c.p.a., cosicché nei confronti dell’attività ad esso sottesa la tutela dell’interessato è esperibile davanti al Giudice ordinario (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1094602, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-18 12:11:57.0", "modifiedDate": "2019-04-19 16:59:57.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1094100, "classUuid": "3febb3be-fa89-f975-f9cb-43eb5476d74c", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-03-11 12:07:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Riconoscimento errore scusabile per tardiva impugnazione dell’aggiudicazione definitiva se la stazione appaltante la qualifica erroneamente come provvisoria anziché definitiva", "description": "Va rimesso in termine per errore scusabile il ricorrente che ha tardivamente impugnato l’aggiudicazione di una gara nel caso in cui la stazione appaltante, sotto la vigenza del nuovo codice appalti, abbia erroneamente denominato il relativo provvedimento come aggiudicazione 'provvisoria' anziché 'definitiva' (1).", "summary": "Va rimesso in termine per errore scusabile il ricorrente che ha tardivamente impugnato l’aggiudicazione di una gara nel caso in cui la stazione appaltante, sotto la vigenza del nuovo codice appalti, abbia erroneamente denominato il relativo provvedimento come aggiudicazione 'provvisoria' anziché 'definitiva' (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
{"mvccVersion": 0, "ctCollectionId": 0, "entryId": 1094060, "groupId": 20142, "companyId": 20115, "userId": 32225, "userName": "redattore 06", "createDate": "2019-04-18 09:32:31.0", "modifiedDate": "2019-04-18 09:35:20.0", "classNameId": 31701, "classPK": 1094058, "classUuid": "33771526-9fce-6e7d-db1f-54b88287ae46", "classTypeId": 34211, "listable": true, "visible": true, "startDate": null, "endDate": null, "publishDate": "2019-04-16 09:29:00.0", "expirationDate": null, "mimeType": "text/html", "title": "Accertamento della natura di “consorzio stabile” di un concorrente ad una gara pubblica", "description": "La natura di “consorzio stabile” di un concorrente ad una gara pubblica deve essere accertata sulla scorta di una ricostruzione sostanzialistica dei suoi tratti identificativi, così come delineati dall’art. 45, comma 2, lett. c), d.lgs. n. 50 del 2016, con la conseguenza che è irrilevante l’assenza nell’atto costitutivo di espresse indicazioni nominalistiche della sua natura così come di formali manifestazioni di volontà delle imprese consorziate dirette alla costituzione di un consorzio stabile (1).", "summary": "La natura di “consorzio stabile” di un concorrente ad una gara pubblica deve essere accertata sulla scorta di una ricostruzione sostanzialistica dei suoi tratti identificativi, così come delineati dall’art. 45, comma 2, lett. c), d.lgs. n. 50 del 2016, con la conseguenza che è irrilevante l’assenza nell’atto costitutivo di espresse indicazioni nominalistiche della sua natura così come di formali manifestazioni di volontà delle imprese consorziate dirette alla costituzione di un consorzio stabile (1).", "url": "", "layoutUuid": "537634b0-92a1-319d-6722-864931ef43d5", "height": 0, "width": 0, "priority": 0.0}
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