Tassatività e stretta interpretazione dei casi di revocazione ex art. 395 c.p.c.

Tassatività e stretta interpretazione dei casi di revocazione ex art. 395 c.p.c.


Leggi e decreti – Incostituzionalità della legge – Effetti – Incisione su effetti irreversibili già prodottisi – Esclusione. 

Processo amministrativo – Revocazione – Casi previsti dall’art. 395 c.p.c. – Stretta interpretazione.

 

       La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma rileva anche nei processi in corso, ma non incide sugli effetti irreversibili già prodottisi, in quanto la retroattività degli effetti della dichiarazione di incostituzionalità incontra un limite negli effetti che la stessa, ancorché successivamente rimossa dall'ordinamento, abbia irrevocabilmente prodotto qualora resi intangibili dalla preclusione nascente o dall'esaurimento dello specifico rapporto giuridico disciplinato dalla norma espunta dall'ordinamento giuridico oppure dal maturare di prescrizioni e decadenze ovvero, ancora, dalla formazione del giudicato (1).

       Attesa la loro eccezionalità, i casi di revocazione della sentenza, tassativamente previsti dall’art. 395 c.p.c., richiamato dall’art. 106, comma 1, c.p.a., sono di stretta interpretazione, ai sensi dell’art. 14 delle preleggi.

 

(1) Cons. St., sez. IV, 3 novembre 2015, n. 5012


Anno di pubblicazione:

2017

Materia:

GIUSTIZIA amministrativa, REVOCAZIONE

GIUSTIZIA amministrativa, IMPUGNAZIONI in genere

Tipologia:

Focus di giurisprudenza e pareri