Alla Corte di giustizia UE la questione interpretativa circa la compatibilità con il diritto UE delle norme sulla coltivazione del mais OGM
Alla Corte di giustizia UE la questione interpretativa circa la compatibilità con il diritto UE delle norme sulla coltivazione del mais OGM
Alla Corte di giustizia UE la questione interpretativa circa la compatibilità con il diritto UE delle norme sulla coltivazione del mais OGM
Agricoltura – Organismi geneticamente modificati - Coltivazione mais - Autorizzazione alla coltivazione – Prosecuzione della coltivazione - Domanda di adeguamento dell’ambito geografico di un’autorizzazione già concessa - Finalità – Esclusione della coltivazione da tutto il territorio - Decisione di esecuzione della Commissione UE - Divieto di coltivazione – Compatibilità con il diritto europeo - Rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia UE
Sono rimesse alla Corte di giustizia UE le seguenti questioni pregiudiziali ai sensi dell’art. 267 TFUE: “se gli artt. 26-ter e 26-quater della direttiva 2001/18/CE, come modificata dalla direttiva 2015/412/UE, siano conformi all’art. 34 del regolamento n. 1829/2003, all’art. 3 del TUE, agli artt. 2, 3, 26, 34, 35, e 36 del TFUE, agli artt. 16 e 52 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea; in caso di risposta negativa al quesito che precede: se la decisione di esecuzione (UE) 2016/321 della Commissione, del 3 marzo 2016, adottata sulla base dell’art. 26-quater della direttiva 2001/18/CE, per effetto della accertata non conformità di tale articolo rispetto alle superiori norme del TUE e del TFUE., possa essere disapplicata dal giudice del rinvio o dichiarata inefficace”.
(1) Precedenti conformi: non si riscontrano precedenti negli esatti termini. Sui prodotti OGM esistenti autorizzati: Corte di giustizia UE, 6 settembre 2012, causa C-36/11, Pioneer Hi Bread Italia s.r.l.; Corte di giustizia UE, 13 settembre 2017, causa C-111/16, Giorgio Fidenato ed altri, ove la Corte ha escluso che la Commissione sia tenuta ad adottare misure di emergenza “quando non sia manifesto che un prodotto autorizzato dal regolamento n. 1829/2003 o conformemente allo stesso può presentare un grave rischio per la salute umana, per la salute degli animali o per l’ambiente”.
Precedenti difformi: non si riscontrano precedenti difformi.
Anno di pubblicazione:
2024
Materia:
UNIONE Europea, RINVIO pregiudiziale alla Corte di giustizia UE
UNIONE Europea
Tipologia:
Focus di giurisprudenza e pareri